È la squadra celeste capitanata da Paolo Crisante e Domenico Ciccone la regina di Colli senza Frontiere 2019. La XXI edizione del palio dei colli ha visto Scorrano subito in testa, tallonato da Colle Pietra che deteneva il titolo.
La vittoria di Colle Scorrano è merito anche dei due capitani di lungo corso, i veterani Ciccone e Crisante, quest’ultimo chiamato ad una prova tripla: il comando della squadra, il coinvolgimento personale in alcuni giochi e lo spettacolo di teatro dialettale che porta la sua firma, “Chi m’abbattezza m’è cumbare”, andato in scena di fronte ad una piazza gremita e plaudente.
Il momento più emozionante, come sempre, è stato quello della consegna del trofeo-scultura: per un anno, fino ai prossimi giochi, sarà custodito con cura dal colle vincitore. Bella prova anche di Colle Caprino: il team, composto da giovanissimi, per il secondo anno consecutivo ha vinto la caccia al tesoro, il gioco tradizionale e sempre nuovo ideato dal diabolico Mauro Romano. Ispirata alla leggenda di Re Artù, la caccia al tesoro si è conclusa di fronte ad una roccia di cartapesta da cui, al grido di “Ex collibur!”, il cavaliere ha estratto la preziosa spada.
Tra le novità dell’edizione 2019 di Colli senza Frontiere, oltre all’ingresso di sei nuove leve nel direttivo dell’associazione Castellamare in Festa, anche le serate di musica dal vivo, animate da due apprezzatissime cover band: i Work in progress, tributo a Lucio Dalla, e i Punto Radio Kom, tributo a Vasco Rossi. Anche quest’anno la kermesse si è conclusa con una grande festa in piazza, dove tra balli, canti, brindisi e arrosticini si è trovato spazio anche per la torta realizzata da Gelatomania, come sempre nei colori del colle vincitore.
“Protagoniste di Colli senza Frontiere – spiega la nota – sono ogni anno le rappresentative degli otto colli cittadini, contraddistinte dai colori delle magliette indossate dai partecipanti: Grigio per Colle Caprino, blu per Colle Innamorati, arancio per Colle Madonna, verde per Colle Marino, azzurro per Colle Pietra, celeste per Colle Scorrano, rosso per Colle Cervone e giallo per Colle Di Mezzo. In cinque giorni gli otto team si sono sfidati a suon di giochi per aggiudicarsi l’ambitissimo trofeo che simboleggia il trionfo nel palio, ma soprattutto l’amicizia tra i popoli. La scultura, ideata da Pino Dolente, raffigura otto mani intrecciate con ai polsi i braccialetti dei rispettivi colori degli otto colli cittadini. Infatti, fino dal 1996, anno della sua nascita, Colli senza Frontiere ha esaltato i valori positivi della lealtà, della solidarietà e dello spirito di gruppo. All’ombra dei giochi sono sbocciati anche tante storie d’amore, legami i cui frutti oggi assicurano un rinnovo generazionale nel segno della continuità. La competizione non manca – si combatte duramente per portare in vetta il proprio colle di riferimento – ma ci si sente comunque parte integrante di un insieme unico e coeso”.
Questa la classifica finale di Colli senza Frontiere 2019:
123 punti Colle Scorrano; maglia celeste, capitani Crisante e Ciccone Paolo Crisante e Domenico Ciccone
110 punti Colle Pietra; maglia azzurra, capitani Daniele Frattone e Vanessa Primiterra
105 punti Colle Madonna; maglia arancio, capitani Luca Di Fazio e Lisa Orlando
101 punti Colle Cervone; maglia rossa, capitani Manel Hermida e Andrea Mambella
100 punti Colle Marino; maglia verde, capitani Simone D’Alessandro e Serena Scorrano
92 punti Colle Caprino; maglia grigia, capitani Emanuele Berardi e Stefano Pennese
85 punti Colle Innamorati; maglia blu, capitane Giulia Pomponio e Fabrizia Bruno
67 punti Colle Di Mezzo, maglia gialla, capitani Leonardo Neri e Lidia Montanaro
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Forza Scorrano. Mio padre Domenico nato a Castellammare nel lontano 1915 ora in cielo mi raccontava spesso da bambino dei famosi Colli innamorati Scorrano. Anche se vivo a Roma con la mia famiglia sempre forza Scorrano