Tutte le associazioni di categoria dei commercianti, ma anche molte partite iva, tassisti e cittadini semplici. A Pescara fiaccole e striscioni per urlare la disperazione di chi non sa come fronteggiare la crisi. Tensioni e fumogeni in zona Prefettura.
Sul palco allestito in piazza Salotto i simboli di tutte le associazioni di categoria del commercio abruzzese legate dallo slogan scelto per la manifestazione di oggi “Io scendo in piazza”. Tante le forze dell’ordine ma tanta anche la compostezza di chi ha deciso di sposare la causa di chi dice no all’ultimo Dpcm e a quanto ha disposto. Palpabile la rabbia sui volti delle persone in corteo: accanto ai commercianti davvero molte altre categorie lavorative piegate dalla crisi. Partite iva, piccoli imprenditori, artigiani ma anche tanti cittadini semplici ai quali sono state donate delle fiaccole rosse affinché la piazza più rappresentativa di Pescara restituisse anche all’occhio più distratto il colpo d’occhio di una battaglia comune a molti.
( foto da piazza Salotto)
“Il governo ci tutela dalla malattia ma ci condanna ad una lenta agonia altrettanto mortale- hanno detto i delegati di categoria delle associazioni saliti uno alla volta sul palco allestito in piazza.
Certamente l’ultimo Dpcm in ordine di tempo, quello di domenica, è stato il colpo di grazia per un settore quale quello della ristorazione ancora in enorme sofferenza dal mai avvenuto recupero degli incassi persi per i mesi di lockdown.
Quanto ai ristori promessi non ci basteranno nemmeno per pagare le bollette di luce e gas dei locali figuriamoci come faremo con le nostre case e le nostre famiglie- hanno urlato tra un’intervento e l’altro. Al grido di “senza di noi l’Italia non esiste” la piazza si è animata di applausi e fischi anche per richiamare l’attenzione dei tanti passanti poi fermatisi ad ascoltare il disagio di tanti. Presenti anche i tassisti pescaresi: per loro un crollo di corse arrivato al 95%.
(foto da piazza Salotto)
Molte le forze dell’ordine dislocate in piazza finanche poliziotti arrivati per l’occasione da Ancona nel timore, rivelatosi infondato, di scontri e tafferugli.
AGGIORNAMENTO ORE 19:30- Una volta conclusa la protesta pacifica, al termine dell’iniziativa alcune centinaia persone di persone hanno iniziato un corteo non autorizzato verso la Prefettura. Da piazza Salotto i manifestanti si sono spostati lungo via Nicola Fabrizi invasa dal fumo dei fumogeni. Imponente la presenza delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. I primi momenti di tensione però c’erano stati al termine della manifestazione, quando si è affacciato in Piazza il sindaco Carlo Masci: i presenti lo hanno contestato al punto del primo cittadino è stato costretto a risalire in macchina e ad allontanarsi rapidamente.
Il corteo dei manifestanti è stato bloccato all’imbocco di Piazza Italia nei pressi della Prefettura. I manifestanti hanno stazionato continuando a protestare per circa una mezz’ora. Il cordone delle forze dell’ordine
ha loro impedito di procedere oltre e la protesta è terminata ed il corteo non autorizzato si è sciolto. Secondo
quanto si è appreso dalle forze dell’ordine, oltre ad un gruppo di esercenti, tra le fila dei manifestanti c’erano esponenti di
CasaPound e Ultrà del Pescara calcio.