Pescara aspetta ancora il filobus, così la domanda resta sempre la stessa: strada o parco?
Quando una città lascia vuoto e senza destinazione d’uso uno dei propri spazi può capitare, ed è anche comprensibile, che i cittadini se ne approprino “in attesa di…”. Se l’attesa si prolunga e all’orizzonte non spunta nulla, nemmeno uno straccio di filobus, i cittadini finiscono per adottare quello spazio che pure era nato con altre funzioni. A Pescara, ormai da tempo, quella che è nata come strada viene percepita come parco, e in quanto tale ha dalla sua parte chi la difende dal transito dei mezzi pubblici per i quali era stata pensata. Se poi il mezzo in questione è un filobus alquanto impattante e se il sistema scelto è vecchio di 20 anni, risulta ancora più complicato dirimere la diatriba. Il dibattito sul futuro della strada parco a Pescara non solo non si smorza, ma anzi ogni tanto torna ad occupare le cronache di attualità. Così strada parco e filovia continuano ad essere temi caldi anche della politica cittadina. Alcuni giorni fa i componenti dell’associazione strada parco hanno incontrato il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini. Mario Sorgentone, presidente dell’associazione, parla di un incontro poco soddisfacente, ma nello stesso tempo si dichiara disponibile a considerare mezzi di trasporto pubblico meno impattanti, magari un piccolo bus elettrico.