Senza famiglia, senza soldi, senza speranza. Per molti dei nostri nuovi amici, conosciuti questa mattina alla Cittadella della Caritas a Pescara, il Natale rischierebbe di portare solo tanta tristezza e solitudine se non fosse per quegli angeli di volontari pronti a regalar loro il calore di un pranzo della festa.
Ci hanno raccontato le loro storie: con occhi e mani ancor prima di parole e discorsi. Molti di loro hanno perso il lavoro, la famiglia, la dignità. Altri hanno lavorato per una vita ma ora sono costretti a vivere, o meglio sopravvivere, con 290 euro al mese: è per questo che anche domani, a Natale, si metteranno in fila con un numero in mano per sedere alla mensa della Caritas diocesana di Pescara. Una Cittadella piena di sole, calore e soprattutto speranza. La speranza che, insieme a spaghetti e pollo al forno, i tanti volontari mettono nei piatti e a tavola, la speranza che Don Marco Pagniello trasmette con sorrisi energici, la speranza che Angelo ( il responsabile della mensa) racconta tra una barzelletta e un abbraccio. Per oltre 140 persone stasera e domani in tavolate lunghe e allegre ci saranno i piatti della tradizione abruzzese per due cene speciali e semplici al tempo stesso. Per oltre 140 persone, molte delle quali italiane, a tavola ci sarà quell’ingrediente che davvero fa la differenza: l’unico capace di mettere a tacere solitudine e tristezza, il calore di un sorriso amico che ti riempie l’anima.
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