E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri per sedare gli animi: la lite tra sindaco e opposizioni scatenata da una delibera in discussione in aula.
Scene da film ieri in Comune a Città Sant’Angelo: la discussione in aula di una delibera per oltre 300 mila euro di lavori pubblici innesca le scintille tra sindaco e opposizioni culminate in una vera e propria lite. All’arrivo dei carabinieri, pare allertati da due telefonate rimaste anonime, tra il primo cittadino Gabriele Florindi e le opposizioni stavano volando parole grosse, anzi grossissime a giudicare dal fatto che da ambo i lati hanno minacciato denunce e querele. Oggetto del contendere 330 mila euro di lavori pubblici, per due importanti lotti di lavori, trasformatisi in debito fuori bilancio. E se dai banchi dell’opposizione c’è chi, già da tempo, chiede le dimissioni del sindaco Florindi ‘ anche per questa vicenda’, il primo cittadino respinge al mittente ogni accusa di ‘ scellerata gestione della cosa pubblica’ sottolineando come ‘da un pò a Città Sant’Angelo qualcuno fa cabaret anzichè politica’. Un botta e risposta che fino a ieri era rimasto nei parametri del normale, seppure accesissimo, scontro politico: quando, invece, una volta in aula le parole si sono fatte pesanti e il clima pure inevitabile è stato lo scoppio della lite ‘ricomposta’ solo dall’arrivo dei carabinieri.