Con apposita ed eccezionale ordinanza il sindaco di Chieti, di Primio, ha autorizzato l’accensione degli impianti di riscaldamento fino al 18 maggio. ‘Allerta gialla’ della Protezione Civile per la giornata di domani.
L’ordinanza dice: ” A partire dalla giornata odierna e per sei giorni, fino a tutto il 18 maggio 2019, per una durata massima di sei ore giornaliere”. Ebbene sì, anche a Chieti un maggio novembrino ha spinto il sindaco a disporre la eccezionale proroga della accensione degli impianti di riscaldamento per l’intera settimana in corso. Ha dell’incredibile, a memoria almeno, che i termosifoni possano esser funzionanti fino ad oltre la prima metà del mese di maggio. E se gli esperti meteo provano a confortarci parlando di miglioramenti che non tarderanno ad arrivare e, come ormai accade da anni, passeremo dal giaccone alle tshirt, è innegabile che oltre un mese di maltempo continuo (e temperature non primaverili) rischia di creare disagi al risveglio degli animali da letargo, alle patologie stagionali e alle agricolture periodiche. Anche a L’Aquila termosifoni accesi almeno fino al 20 maggio come da apposita ordinanza del sindaco Biondi.
Riscaldamento ‘autorizzato’ anche a Teramo, per i giorni 14 e 15: anche in questo caso è una ordinanza del sindaco a dirlo.
La Protezione Civile ha emesso un avviso di criticità regionale in Abruzzo, per oggi e domani, con allerta arancione per rischio idraulico diffuso. Le zone interessate sono quelle costiere e dell’Alto Sangro, in particolare per le Province di Teramo, Pescara e Chieti. Dal pomeriggio di oggi alla mezzanotte di domani l’allerta arancione interesserà i Bacini Tordino-Vomano, Bacino del Pescara, Bacino Alto del Sangro e Bacino Basso del Sangro per possibili esondazioni dei corsi d’acqua principali. Sulle restanti zone della regione, in particolare sui Bacini dell’Aterno e Marsica, è prevista “allerta gialla” per rischio idrogeologico per temporali. Per domani si prevedono precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale e possibilità di nevicate inizialmente al di sopra dei 1300-1500 metri sull’Appennino abruzzese, con quota in calo fino ai 1000-1200 metri e possibili sconfinamenti fino a 800 metri con apporti al suolo da moderati a localmente abbondanti alle quote superiori. La Sala Operativa ed il Centro Funzionale d’Abruzzo hanno raccomandato ai Comuni di predisporre e attuare tutte le misure previste dai piani di emergenza e di vigilare il territorio con particolare riferimento alla corretta tenuta dei reticoli idrografici e del funzionamento dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque, invitando i Sindaci a monitorare le zone in cui sono presenti movimenti franosi.
Così al Tg8 delle ore 14 l’esperto De Palma sull’Abruzzo alle prese col maltempo.