Al via una campagna mediatica del Comune di Montesilvano contro il fenomeno della prostituzione. Con quattro manifesti, rivolti ai ‘clienti’, si ricordano i valori messi a repentaglio da chi alimenta questo ‘mercato’: famiglia, salute, dignità, vita.
Ammonendo i ‘clienti’ di “Non mandare a put…” ciascuno dei quattro valori scelti, i manifesti saranno affissi nelle strade comunali. Il progetto prevede l’istituzione del Nucleo anti prostituzione (Nap): un gruppo composto da quattro operatori della Polizia municipale, coordinati dal tenente Nino Carletti, dedicato all’attività di controllo del territorio nonché alla denuncia e al sanzionamento dei clienti che violano l’ordinanza sindacale in materia di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Previsto, inoltre, il potenziamento del sistema di videosorveglianza con più numerose telecamere dislocate sul territorio metropolitano.
“Lo sfruttamento della prostituzione – sottolinea il sindaco Maragno – è una piaga della nostra società da sempre. Questa amministrazione ha messo in atto numerose iniziative per contrastare un fenomeno degradante per la città, ma soprattutto per le ragazze stesse che non riescono a liberarsi dalle catene di questa terribile schiavitù”.
“La lotta alla prostituzione è una delle emergenze del nostro tempo che come Chiesa diocesana stiamo affrontando con una serie di azioni concrete. Tutti siamo impegnati, ognuno per la propria parte, per combattere e fermare quella che è una vera e propria tratta delle donne. Anche condividendo slogan molto forti come quello della campagna di sensibilizzazione del Comune di Montesilvano per contrastare questo doloroso fenomeno”. A dichiararlo è don Marco Pagniello, direttore delle Caritas dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, a commento dell’iniziativa del Comune costiero con la Comunità Papa Giovanni XXIII – che da diversi anni monitora il fenomeno – per un progetto anti prostituzione in difesa dei valori della famiglia, della salute, della dignità e della vita.
Il servizio del Tg8