Rito abbreviato per i 4 albanesi colpevoli dell’omicidio di Roberto Tizi, il 35 enne ucciso il 7 giugno con due colpi di pistola sotto la sua abitazione a Martinsicuro.
Stava rincasando nella sua abitazione di Martinsicuro quando con due colpi di pistola è stato ucciso: saranno processati tutti con rito abbreviato i 4 albanesi arrestati cinque mesi fa per l’omicidio di Roberto Tizi, il 35 enne marchigiano residente a Martinsicuro ucciso il 7 giugno scorso. Il Gup Roberto Veneziano ha accolto la richiesta avanzata dalle difese dei quattro imputati, ammettendo Arjan Ziu, reo confesso dell’omicidio, il fratello Mikele e il figlio di quest’ultimo, Rudi, al rito abbreviato fissato per il 27 gennaio. Nell’udienza la compagna di Tizi, che era rimasta ferita nell’agguato, si è costituita parte civile. Ai quattro vengono contestati l’omicidio volontario aggravato, le lesioni personali aggravate (nei confronti della compagna di Tizi, che quella sera si trovava in macchina con lui), e il porto abusivo d’arma. Roberto Tizi fu ucciso con due colpi di pistola calibro 6,35: un vero e proprio agguato, secondo la Procura, con i quattro che dopo gli spari avrebbero infierito sull’uomo prendendolo a calci in testa mentre era agonizzante a terra. Secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe stata una vendetta per una discussione per futili motivi avuta qualche ora prima dalla vittima con Arjan Ziu. I due si erano incontrati in un bar, avevano discusso e Ziu aveva avuto la peggio. Fermato poco dopo l’albanese aveva confessato le proprie responsabilità, escludendo il coinvolgimento di alte persone e indicando agli inquirenti il luogo dove secondo la sua versione aveva gettato la pistola, mai ritrovata. I complici furono fermati qualche giorno dopo.