Crescono a gran ritmo le adesioni in Abruzzo per l’edizione 2019 dell’Ora della Terra (Earth Hour), in programma quest’anno sabato 30 marzo. Un gesto semplice, ma di grande valenza simbolica: spegnere per un’ora la luce.
Crescono a gran ritmo le adesioni in Abruzzo per l’edizione 2019 dell’Ora della Terra (Earth Hour), in programma quest’anno sabato 30 marzo. L’evento promosso dal WWF Internazionale rappresenterà, come sempre anche nelle undici precedenti edizioni, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico. Un gesto semplice, ma di grande valenza simbolica: spegnere per un’ora (dalle 20:30 alle 21:30) la luce di un edificio pubblico, di un monumento, di una strada o di una piazza.
LE PRIME ADESIONI. L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano spegnerà la torre mentre la Riserva Naturale Regionale Castel Cerreto di Penna Sant’Andrea lascerà al buio il proprio centro visite organizzando nel contempo una serata a tema con laboratorio, aperitivo e letture a lume di candela. Il Centro di educazione ambientale Monti della Laga di Cortino ha già aderito ma deve definire quale sarà la sua azione. Il Parco Nazionale della Majella spegnerà il centro visite del giardino botanico “D. Brescia”, sede del CEA del Parco, e organizzerà vari eventi, a cominciare dalla presentazione, presso la Badia Morronese di Sulmona, del libro “La Botanica de’ Fiori dedicata al Bel Sesso”, edizione rivisitata di un volumetto ottocentesco. Seguirà aperitivo e spegnimento delle luci.
Tra i comuni i primi a rispondere all’appello sono stati Roseto degli Abruzzi (piazza della Repubblica), Atri (piazza Duomo), Alba Adriatica (Palazzo del Municipio), Martinsicuro (Torrione Carlo IV), Cortino (vari luoghi significativi) e Corropoli (luci esterne del palazzo comunale). Altri comuni saranno certamente presenti ma devono ancora decidere quali monumenti lasciare al buio: Montorio, Mosciano Sant’Angelo, Nereto e Tortoreto ad esempio. A Teramo, secondo tradizione, saranno spente le luci della cattedrale. Segue la tradizione anche Chieti, dove si spegneranno la piazza del duomo e piazza G.B. Vico e dove, dalle 18, presso il Museo universitario, Massimiliano La Rovere e la dottoressa Irma Castelnuovo parleranno di inquinamento luminoso e delle sue conseguenze sulla salute, illustrando anche le costellazioni che si possono ammirare nel cielo di aprire. Hanno aderito inoltre Lanciano, Vasto, San Giovanni Teatino, Casoli, Tollo, Ortona e San Vito Chietino. Nell’Aquilano ci sono già Avezzano (dove con l’associazione Ambecò ci saranno al Castello Orsini sia un concorso per cortometraggi che un cineforum a tema ambientalista), Tagliacozzo. Lecce nei Marsi e Scoppito. Un elenco destinato ad allungarsi già nelle prossime ore.
EVENTI DI PULIZIA DELLE SPIAGGE. In Abruzzo il WWF ha inoltre deciso, seguendo l’esempio lanciato negli anni scorsi a Pescara, di organizzare, sempre il 30 marzo, una serie di azioni di pulizia della spiaggia, mobilitando i propri volontari e in collaborazione con scuole, altre associazioni e tanti cittadini, per preparare il litorale alla nidificazione del Fratino e per ribadire il no alla plastica usa e getta che tanto danno sta creando all’ambiente e in particolare al mare.