Continua il braccio di ferro tra il vecchio e il nuovo Cda del Parco del Cerrano: oggi il Tar si è pronunciato sulle recenti nomine ai vertici.
E’ Benigno D’Orazio, in doppia veste di ex presidente del Parco del Cerrano e avvocato, a rendere noto un pronunciamento del Tar Abruzzo chiamato dallo stesso D’Orazio a pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva della nomina del CdA del Parco. E Il Tar così si è espresso: ‘Considerato che, ad un primo sommario esame, proprio l’eventuale mancata integrazione dell’efficacia della delibera impugnata – prospettata da parte del ricorrente – non consente di configurare il pregiudizio grave ed irreparabile in danno del ricorrente …respinge la domanda cautelare’. Tradotto in un linguaggio più accessibile: il Tar non può sospendere l’efficacia di un atto (la nomina del CdA) inefficace in quanto sono state omesse dall’Ente le necessarie pubblicazioni previste dal dlgs 39/2013 – legge Severino. Quindi, l’attività fin qui svolta dal CdA è da ritenersi nulla?
“Alla luce di questi ultimi fatti la vertenza proseguirà – commenta D’Orazio – presso il Consiglio di Stato (ove era già approdata) che potrà rivalutare la legittimità delle nomine in relazione allo Statuto, ai titoli previsti dalla legge ed alle cause di inconferibilità previste dalla Severino. Il mio auspicio è che la vicenda si concluda al più presto e che comunque quest’ultima decisione induca ad un’adeguata ponderazione della situazione da parte delle amministrazioni coinvolte”.