Nel giro di poco più un mese 4 ordinanze comunali sulla pesca dei molluschi al largo di Pescara: prima vietata, poi autorizzata per Natale, quindi nuovamente vietata e oggi ‘ri-permessa’.
Sta assumendo i connotati di un vero ‘giallo’ il il via vai di ordinanze comunali relative alla pesca dei molluschi al largo di Pescara. Nel giro di poco più un mese con oggi siamo alla quarta ordinanze a firma del sindaco: prima vietata, poi autorizzata per Natale, quindi nuovamente vietata e oggi ‘ri-permessa’. E se il tutto è ‘regolato’ dalla qualità del mare pescarese, qualcuno si domanda come possa migliorare o peggiorare, e quindi permettere o interdire taluni pescati, nel breve volgere di 40 giorni circa. Una ordinanza, quella di oggi, che ‘revoca il divieto di raccolta fino ad oggi vigente’ ribadendo, tuttavia, che ‘gli autorizzati dovranno comunque procedere con la depurazione’. Un permesso che, viene specificato nell’ordinanza comunale, riguarda specificatamente i molluschi bivalvi ossia cozze, vongole, ostriche e cannolicchi. I bivalvi sono molluschi filtratori il cui corpo è racchiuso da una conchiglia composta da due valve unite da una specie di cerniera che il mollusco apre e chiude velocemente per potersi spostare: definiti ‘ottimi filtratori’, si nutrono di plancton a particelle organiche in sospensione presenti nell’acqua. Come dire, è bene che la qualità di quest’ultima sia davvero sana.