L’Abruzzo dei donatori di sangue registra per il 2018 un “soddisfacente risultato”: al 31 dicembre l’Avis ha registrato 30.674 donazioni, a fronte di 20.991 soci.
A rendere noti i dati è la stessa associazione, in occasione della 48esima Assemblea Regionale, evento patrocinato dal Consiglio regionale svoltosi a L’Aquila per il decimo anniversario del terremoto. “Reti solidali. Le nuove rotte del volontariato del dono”, è il titolo scelto per questa assemblea straordinaria che ha visto anche l’adeguamento dello statuto alla nuova normativa per il terzo settore.
“Il progetto ‘reti solidali’ – ha detto la presidente dell’Avis comunale L’Aquila, Maria Rita Cassiani – è un modo per iniziare a creare collaborazioni tra associazioni ed abbattere barriere con l’obiettivo di lavorare in coesione per il bene comune. L’Avis non è solamente donazione sangue ma è anche sostegno e aiuto concreto”.
Nel corso dell’assemblea i volontari e i dirigenti regionali dell’associazione di donatori di sangue più diffusa in Italia hanno affrontato, sotto la guida del presidente regionale Giulio Di Sante, i temi legati alla situazione del sistema trasfusionale abruzzese e della raccolta del sangue e agli obiettivi primari dell’autosufficienza. Gli assessori regionali Mauro Febbo e Nicoletta Verì hanno ribadito l’importanza di attuare delle politiche sanitarie adeguate, in relazione anche al documento unitario Avis, Fidas e Cri contente proposte per migliorare il valore strategico del servizio trasfusionale, documento sottoscritto in campagna elettorale dai candidati presidenti e ora sul tavolo del nuovo governo regionale. Presenti anche l’assessore comunale alle Politiche sociali dell’Aquila, Francesco Bignotti, il direttore del Centro regionale Sangue (Crs) della Regione Abruzzo, Pasquale Colamartino, e il presidente nazionale Avis, Gianpietro Briola. La delegazione nazionale ha visitato anche il campus San Carlo Borromeo di Preturo, finanziato in parte dall’Avis, “tangibile dimostrazione di uno dei tanti progetti concreti sostenuti e attuati dall’associazione nel periodo post-terremoto”.