Niente più errori o sprechi negli ospedali abruzzesi: basterà un ‘bip’, emesso dal braccialetto elettronico al polso dei pazienti e l’infermiere saprà che farmaco somministrare.
Grazie ad un congegno elettronico, fissato al polso del paziente, verranno individuati subito e con assoluta sicurezza sia il prodotto da somministrare sia il malato a cui è destinato. Con questo modello L’Aquila si candida a Polo di riferimento per le farmacie e i laboratori degli ospedali d’Abruzzo. All’infermiere basterà un ‘bip’, emesso dal braccialetto elettronico fissato al polso del paziente, per individuare e mettere sul carrello della terapia, senza la minima possibilità di errore, il farmaco da somministrare, identificando con assoluta certezza il paziente a cui è destinato. In questo modo l’operatore sanitario non dovrà più consultare le annotazioni contenute nei ‘vecchi’ registri cartacei e correre il rischio, per una disattenzione, di distribuire al malato un farmaco piuttosto che un altro. Entro febbraio la novità, che costituisce un progetto- pilota per l’Abruzzo, verrà sperimentata in 4 reparti dell’ospedale di L’Aquila (malattie infettive, cardiologia, pediatria e oncologia) per essere poi gradualmente estesa agli altri reparti e successivamente ai presidi dell’intera provincia. Tutti gli operatori che oggi vengono impiegati nella preparazione delle terapie saranno assegnati ad altri compiti, recuperando così forza lavoro e innalzando l’efficienza dei servizi, con contestuale riduzione delle spese di gestione dei magazzini ospedalieri di deposito dei farmaci.