Si aprirà il 17 maggio prossimo, con l’audizione dei primi testimoni davanti alla Corte d’Assise di Chieti, il processo a carico del 67enne romeno accusato di aver provocato la morte della compagna Monica Gondos.
Secondo l’accusa, l’uomo ( Gelu Cherciu) l’ha maltrattata, infliggendole sofferenze fisiche e morali, dal 2014 fino al decesso, avvenuto il 30 maggio 2018 a Pescara. Durante gli abituali stati di alterazione psicofisica dovuti all’abuso di alcol, aggrediva e colpiva la donna con pugni e schiaffi, che le causavano evidenti ecchimosi, controllava i suoi spostamenti e le comunicazioni telefoniche che aveva con altre persone e con le figlie. Con l’aggravante di aver causato il decesso della donna in conseguenza di un colpo all’emitorace che provocò fratture costali e altre lesioni. Questa mattina la Corte, presidente Guido Campli, giudice a latere Luca De Ninis, nella prima udienza ha ammesso le prove e ha disposto la trascrizione di alcune intercettazioni prodotte dal pubblico ministero Anna Benigni. L’imputato, che è rinchiuso nel carcere di Pescara, era presenta in aula; è assistito dall’avvocato Fabrizio Giannini. Il collegio ha affidato l’incarico per la trascrizione delle intercettazioni e ha fissato due nuove udienze, il 17 e il 31 maggio prossimi, nelle quali verranno sentiti i testimoni, tutti dell’Accusa.