Non si sono fatti attendere gli effetti boomerang del Cda di lunedì scorso: niente sfiducia per il dg, niente stipendi ( e tredicesime) per decine di docenti della d’Annunzio.
Non c’era solo il bilancio preventivo da approvare tra i punti all’ordine del giorno del Cda della d’Annunzio saltato, lunedì scorso, quando 5 consiglieri hanno fatto venir meno il numero legale, necessario per proseguire la riunione, in risposta al rifiuto del Rettore di avviare un procedimento disciplinare, come chiesto dai 5 in apertura di seduta, nei confronti del dg Del Vecchio. Tra i punti in discussione e approvazione c’era, infatti, anche la delibera relativa a stipendi e tredicesime di decine di professori Ud’A. Un pagamento previsto per oggi negato proprio dal dg: contestato, sfiduciato e quindi vendicativo fino a questo punto? Niente affatto dicono dai piani alti di via dei Vestini (sede del rettorato ): la delibera è tra quelle rimandate al prossimo Cda come ‘decretato’ dall’abbandono della seduta da parte dei 5 consiglieri ‘sfiducianti’. A questo punto, la speranza dei docenti in questione, di non restare a secco di stipendio e tredicesima proprio a Natale, è riposta tutta nel decreto d’urgenza che Di Ilio ha facoltà di firmare sbloccando, così, i pagamenti. Si tratta di professori i cui incarichi andavano ‘economicamente confermati’ proprio dal Cda di lunedì. Non dimentichiamo, tuttavia, che anche il Magnifico ha il dente avvelenato per quanto accaduto: a lui è toccato, infatti, prendere le difese del dg e respingere l’attacco, nemmeno tanto spiazzante, dei consiglieri firmatari della richiesta di sfiducia. Sarà ‘anche’ per questo che sembra tutto, stipendi e tredicesima, rimandato al 21 dicembre data del prossimo Cda. Una considerazione, per finire: mentre i docenti ‘piangono’ gli amministrativi che non ridono da due anni riceveranno ad ore le due buste paga persino appesantite, pare, del tanto sperato fondo accessorio.