Al ‘grido’ web ‘Le Naiadi siamo noi’ , con già 745 seguaci e crescenti like quotidiani, i lavoratori della storica struttura sportiva pescarese portano avanti anche su un apposito profilo Face la loro battaglia in difesa di stipendi, lavoro e dignità.
Dopo i sigilli apposti dalla curatela fallimentare e diversi giorni di presidio nel cortile d’ingresso delle storiche piscine pescaresi, da qualche giorno la protesta dei lavoratori delle Naiadi corre anche sul web. E’ stata creata una pagina su Facebook costantemente alimentata da foto, commenti, annunci e dettagli operativi. In poche ore la pagina ha raggiunto quota 745 like e sono davvero numerosi i commenti di solidarietà di pescaresi, e non solo, pronti a scendere in piazza in difesa di quello che davvero è un simbolo della città e dello sport abruzzese. Come non pensare del resto agli anni gloriosi della pallanuoto di Estiarte, Pomilio, Mammarella e gli altri che proprio in quelle piscine hanno conquistato trofei, scudetti e medaglie internazionali.
L’Ultimo post, di pochi minuti fa, annuncia che la protesta non si ferma e che ancora oggi i lavoratori saranno in presidio davanti ai cancelli d’ingresso delle piscine. Nello stesso post si legge ” la protesta non si fermerà fino al raggiungimento dei nostri obiettivi ossia il recupero di stipendi, la nuova assunzione e la riapertura al pubblico della struttura”. Ricordando, infine, la manifestazione di lunedì prossimo, 29 aprile, a partire dalle 15 in via Passo Lanciano a Pescara, ossia davanti al Palazzo della Regione, gli amministratori del profilo ( come si dice in gergo) invitano “chiunque volesse informazioni REALI, diverse dalle tante frottole che circolano”, di recarsi personalmente al presidio perchè- dicono- “la verità è nei nostri occhi e sulla nostra pelle”.