Apertura di puntata dedicata al caso di Giulia, la ragazza di Tortoreto morta precipitando da un viadotto dell’A14: si segue la pista delle messe nere.
Mentre si attendono gli esami sui pochissimi resti della povera Giulia, la famiglia continua a piangere la ragazza di Tortoreto, morta la sera del suo 19 esimo compleanno precipitando da un viadotto della A14, nella assoluta certezza che quel sorriso dolce e pieno di progetti non si sia tolto la vita. Ne sono certi i genitori tornati a ribadirlo agli inviati della trasmissione ‘Chi l’ha visto’, ne è convinta nonna Angela distrutta dal dolore ma certa che qualcuno abbia ucciso Giulia, ne sono sicuri gli amici. L’unica a pensarla diversamente, ribadendo anche alla troupe di ‘Chi l’ha visto’ ( rilasciando una breve intervista di spalle) che Giulia le aveva più volte detto che ‘si sarebbe presto levata la vita’ è una cugina della povera 19 enne i cui resti sono così dilaniati da rendere difficilissima qualsiasi analisi affidata dalla famiglia Di Sabatino ad una famosa genetista. La cugina coetanea di Giulia è certa che la ragazza sia morta lanciandosi nel vuoto del viadotto: la sera del suo compleanno, dopo aver lasciato cellulare e soldi a casa e aver percorso a piedi la strada buia e deserta che porta a quel viadotto. Dichiarazione la cui freddezza getta ancor più nella disperazione l’inconsolabile mamma della ragazza di Tortoreto: è lei, col volto rigato di dolore e lacrime, a ribadire in apertura di puntata che quelle frasi della nipote la ‘sconvolgono profondamente ma soprattutto non la convincono affatto, anzi’. Una pista, intanto, sembrerebbe prender quota di ora in ora sempre più: quella delle piste nere. In trasmissione interviene, infatti, un prete esorcista riconosciuto dalla Santa Sede che sul caso di Giulia Di Sabatino dichiara di ‘essere a conoscenza di sette sataniche anche in Abruzzo e anche nella zona del teramano’ aggiungendo uno spunto di riflessione tanto inquietante quanto prezioso ai fini delle indagini. Un biglietto trovato il giorno del funerale sulla bara della bella Giulia recante la scritta ‘grazie per esserti donata’: una frase, secondo l’esperienza dell’esorcista, ‘assolutamente riconducibile ai messaggi in codice che i satanisti lasciano sui loculi delle vittime designate per il sacrificio di una notte di luna piena’. La notte della morte di Giulia c’era al luna piena.