Il crollo della condotta fognaria di via Raiale a Pescara ‘poteva essere evitato’: questo emergerebbe dalle conclusioni dei periti.
Se l’Anas fosse intervenuta riparando la profonda lesione che si era aperta sul manto stradale dell’asse attrezzato, la condotta fognaria di via Raiale non si sarebbe sbriciolata. Molto in sintesi è questo il succo della conclusione dei periti incaricati di stilare un resoconto tecnico sulla sorte spettata alla condotta fognaria a due passi dal cementificio di Pescara. Un crollo, inoltre, inevitabile a giudicare dalle infiltrazioni d’acqua nei muri di sostegno della condotta e dell’asse, infiltrazioni diventate negli anni critiche e pericolose. Era il 6 aprile quando parte della carreggiata dell’asse attrezzato, direzione Pescara, venne giù trascinato dal cedimento della condotta fognaria sottostante: non vi furono morti o feriti solo perchè il crollo si verificò in un giorno di festa ( era Pasqua) e a quell’ora tarda ( erano le 22.30 circa) non transitavano molti veicoli. Conclusioni quelle del perito incaricato dal Tribunale di Pescara che ora chiamano direttamente in causa l’Anas e il Comune, escludendo invece eventuali responsabilità dell’Aca.
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