La galleria del Gran Sasso, pur essendo uno dei più lunghi trafori autostradali nel territorio italiano, non è a norma. La domanda che si pone il Forum H2O è semplice, ma fondamentale: perché?
Dopo il crollo del ponte di Genova, i distacchi di intonaco nella galleria della A6 e i numerosi incidenti, anche gravi, causati da cattiva o inadeguata manutenzione delle infrastrutture stradali, il tema della sicurezza è diventato di grandissima attualità, tanto da essere quasi ogni giorno al centro dei notiziari nazionali. I quali però, a ben vedere, trascurano situazioni che, pur non essendo nel Nord dell’Italia, costituiscono analoghe occasioni di rischio per gli automobilisti. Dell’Abruzzo, per esempio, fuori dalla regione poco si parla, nonostante i gravissimi disagi causati dai sequestri sulla A14 e dalle verifiche sui viadotti della A24 e A25. A tirare fuori l’argomento con nuove informazioni sono oggi il Forum H2O e Il Martello del Fucino, che hanno ipotizzato alcune risposte alla domanda di cui sopra: perché? Perché la galleria del Gran Sasso non è a norma e come si è arrivati a questa situazione? Le due associazioni ambientaliste, nella conferenza stampa convocata oggi a Pescara, hanno spiegato nei dettagli il corposo esposto sulla situazione delle gallerie dell’A24 e A25, presentato il 7 novembre scorso a 8 procure e 45 enti.
“L’esposto nasce da un laborioso accesso agli atti, partito lo scorso luglio presso la Commissione Gallerie del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha permesso di raccogliere tutta la documentazione, dal 2006 all’ottobre 2019, relativa al procedimento obbligatorio di adeguamento alle norme comunitarie che doveva essere concluso entro il 30 aprile 2019. Termine scaduto inutilmente. Abbiamo esaminato decine e decine di documenti da cui emerge una vicenda incredibile rispetto ai precisi obblighi fissati dalla normativa comunitaria, con omissioni palesi e numerosi incartamenti che attestano una gravissima situazione in un contesto di estrema vulnerabilità ambientale”.