L’obiettivo è riuscire a riaprire il Teatro comunale nel 2023 e festeggiare i 150 anni dalla sua inaugurazione. Ma si tratta di una corsa contro il tempo per avviare nel 2022 l’ultima tranche di lavori e ripotare la struttura alla sua piena funzionalità.
È quanto emerge dall’ultima riunione al Segretariato regionale, stazione appaltante del complesso restauro. Il progetto esecutivo dell’ultima parte dei lavori è stato presentato. Il gruppo di progettazione, guidato dall’architetto Elisabetta Fabbri e composto dall’ingegnere Antonello Bottone, dal professore Guido Camata e dai tecnici dell’Usra ha illustrato il progetto redatto, incentrato sulle soluzioni individuate riguardanti i principali interventi ancora da eseguire in merito al miglioramento sismico, all’adeguamento degli impianti tecnologici ed agli allestimenti scenotecnici e di finitura architettonica.
L’effettiva consegna del progetto avverrà nelle prossime settimane e così partirà anche l’iter per le autorizzazioni. Entro il 2021 sarà possibile attivare la procedura di scelta del contraente, per intraprendere i lavori nel corso del prossimo anno. La restituzione del Teatro, oltre a fornire un ulteriore spazio di cultura, significa anche ridare alla città un luogo fortemente identitario. Molto significativa è stata la partecipazione dell’Usra per accelerare sul recupero del patrimonio culturale e non solo.
L’Usra in questo campo ha messo a disposizione 4 tecnici. I risultati, con la sinergia messa in campo si vedono, anche per le scuole il titolare dell’Usra Salvo Provenzano conferma l’accelerazione dei processi.