Incaricato lo psichiatra Cupillari di stabilire la capacita’ di intendere e volere al momento dei fatti del 42enne che uccise due anni fa il padre a Popoli.
Al via davanti al gup del Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, il processo per Sante Corazzini, il 42 enne che l’estate di due anni fa uccise il padre a coltellate nella loro abitazione a Popoli. Secondo l’accusa, dopo una violenta lite, l’uomo avrebbe aspettato che il genitore si mettesse a dormire, lo avrebbe quindi raggiunto in camera da letto e colpito al torace e al collo con un coltello da cucina. Corazzini, da tempo in cura presso il centro di igiene mentale di Tocco da Casauria, era stato affidato al padre in quanto ritenuto seminfermo di mente. Il parricida, che deve rispondere di omicidio volontario pluriaggravato, è in libertà dall’agosto 2014. Nel corso dell’udienza di oggi, su richiesta del difensore di Corazzini, l’avvocato Paolo Marino, è stato affidato l’incarico allo psichiatra Maurizio Cupillari di stabilire, tramite incidente probatorio, la capacità di intendere e volere al momento dei fatti del 42enne e di valutarne la pericolosità sociale. Anni fa il 42 enne fu condannato per aver picchiato e ucciso un anziano, da cui avrebbe subito, a suo dire, molestie sessuali. La pena fu condonata con la grazia che gli fu concessa dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.