Pescara: Di Iacovo vicesindaco al posto di Blasioli

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Giovanni Di Iacovo, già assessore alla cultura, per la poltrona di vicesindaco a Pescara. Mini rimpasto di giunta per il sindaco Alessandrini a tre mesi dalle elezioni. Di Iacovo prende il posto di Blasioli. In giunta entra anche Natarelli.

Blasioli alla Regione, Di Iacovo al suo posto di vicesindaco, Natarelli ai Lavori Pubblici: queste le novità a Pescara nell’ambito di un mini rimpasto della giunta Alessandrini a tre mesi circa dalle elezioni. Alessandrini ha affidato l’incarico di vicesindaco all’assessore alla cultura Giovanni Di Iacovo (Sinistra italiana) facendo, poi, entrare in giunta il consigliere, nonché presidente della commissione Politiche sociali Antonio Natarelli (Pd). Al posto di Natarelli in consiglio comunale il primo dei non eletti del Pd, ossia Mirko Frattarelli, per diversi anni alla guida dei Giovani democratici. A Natarelli il primo cittadino ha assegnato alcune delle deleghe fino ad oggi gestite da Blasioli: le più importanti sono quelle ai Lavori pubblici, alla manutenzione stradale e sottoservizi e al personale. All’assessore Paola Marchegiani, che ha già la Riserva dannunziana, la delega al verde cittadino. La viabilità, invece, è andata a Marco Presutti. L’ufficializzazione oggi a palazzo di Città. Entusiasta e commosso Di Iacovo nell’apprendere la notizia: dopo Del Vecchio e Blasioli, entrambi uomini di punta del Pd, è la prima volta che Alessandrini si sposta così a sinistra. Intanto in via Lungaterno, nel quartier generale del PD, si riunisce oggi il gruppo di lavoro cittadino-provinciale che dovrà suggerire proposte di candidature in vista delle ormai imminenti elezioni.

Intanto stamane altra seduta di Consiglio Comunale, una delle ultime  in vista delle Amministrative, tra delibere ritirate come quella sul regolamento per i de hors e piccole grandi manovre più o meno lungimiranti. Assenti giustificati, oggi, l’ex sindaco Luigi Albore Mascia che chiede primarie nel centrodestra per stabilire il candidato sindaco, e Massimiliano Pignoli passato da qualche giorno al gruppo misto. Movimenti, questa volta obbligati, anche nella squadra di governo con l’uscita di scena di Antonio Blasioli neo consigliere regionale rimpiazzato da Giovanni Di Iacovo che Alessandrini, un po’ a sorpresa, ha indicato come nuovo vice sindaco:

“Sono assolutamente onorato di questa nuova sfida – dichiara Di Iacovo che dedica questa nomina al padre scomparso – e ringrazio il sindaco Alessandrini per aver pensato a me, probabilmente come segno di gratitudine per i risultati ottenuti nel mio lavoro di assessore alla Cultura.

E Antonio Natarelli, indicato insieme a Presutti come uno dei papabili vice primo cittadino, e che invece si deve accontentare, si fa per dire, della delega dei lavori pubblici e del personale:

“Nessuna delusione per la mancata nomina a vice sindaco – ci tiene a precisare Natarelli – ci mancherebbe altro, anzi è già un prestigio per me prendere il posto di un assessore di grande capacità come Antonio Blasioli. Cercheremo di portare a termine tutti i progetti che ha fatto partire, penso ai tanti cantieri in questi giorni a Pescara, controllando che vengano rispettati e tempi e che non ci siano particolare disagi per i cittadini”

Sul fronte elezioni, a tre mesi dall’appuntamento con le urne, si continua a dibattere nel centrosinistra tra vertici e riunioni e nella lista dei possibili aspiranti il nome nuovo è quello dell’Onorevole Vittoria D’Incecco ben felice di seguire le orme di suo padre. Già detto di Pignoli, resta in attesa di conoscere da vicino le intenzioni del centrosinistra Gianni Teodoro che non esclude un cambio di casacca, mentre Riccardo Padovano smentisce con decisione un suo passaggio all’Udc ribadendo la sua intenzione di candidarsi a sindaco con una nutrita lista civica alla quale dovrebbero partecipare anche due consiglieri uscenti per ora Top Secret.

“L’8 marzo scioglierò le riserve per quanto riguarda la lista che con me concorrerà alle amministrative di maggio – ci riferisce Padovano – ma smentisco categoricamente la notizia di un mio possibile passaggio all’Udc che tra l’altro è un partito che non fa parte della mia storia politica sempre fedele al centro sinistra. Non sono io che devo confluire nei partiti – precisa ancora Padovano – poi se c’è qualche partito che si ritrova nel mio programma elettorale massima disponibilità ad accoglierlo nel mio progetto già ben chiaro che va dalla riqualificazione dell’area portuale, la viabilità, la spiaggia, il commercio ed il lavoro.”

Il servizio del Tg8