Tempi più brevi, patrocinio gratuito per chi si trova in condizioni economiche difficili e uno snellimento delle procedure per l’annullamento del matrimonio religioso. Così il Tribunale diocesano di Pescara-Penne.
Tempi più brevi, dai 10 mesi ad un anno al massimo per la sentenza di primo grado; patrocinio gratuito per chi si trova in condizioni economiche difficili e uno snellimento delle procedure per l’annullamento del matrimonio religioso. Nato solo a giugno scorso, è già molto operativo il Tribunale diocesano Pescara-Penne: negli ultimi sette mesi già l’iscrizione di 27 nuove cause, due delle quali già concluse e un’altra in via di definizione. Ed è proprio per andare incontro alle sempre più numerose coppie in crisi che si è deciso di potenziare i servizi: a raccontare i primi mesi di vita del nuovo Tribunale è l’arcivescovo monsignor Tommaso Valentinetti in occasione dell’inaugurazione, ieri, del primo anno giudiziario del nuovo organo giuridico. Le coppie in crisi, dunque, non devono necessariamente rivolgersi al Tribunale regionale ecclesiastico abruzzese e molisano di Chieti, ma da giugno scorso è sufficiente chiedere udienza presso gli uffici diocesani che si trovano a Pescara, in via Vespucci 188. Ad illustrare la riforma del processo canonico, è stato il segretario del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, monsignor Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru: “Essa – sottolinea il presule spagnolo – si fonda sulla potestà del vescovo diocesano che, nella volontà del Papa, è posto come garante del principio di indissolubilità del matrimonio. Quindi, il vescovo ha l’obbligo di esercitare il processo breve”.