Magliano: l’attentato all’ex cc compiuto per vendetta, ma non è ancora chiaro se il gesto sia legato a motivi passionali o di altra natura.
Di una cosa sembrano certi gli inquirenti: chi ha colpito l’ex carabiniere di Magliano dei Marsi voleva ucciderlo. L’indagine sta cercando di fare luce sia sulla dinamica che sui retroscena dell’attentato compiuto ai danni di Raimondo Di Lorenzo, ex brigadiere di 61 anni. Sarebbe questa la direzione presa dagli investigatori, che intanto continuano a raccogliere elementi utili. La speranza è che si possano ottenere informazioni preziose anche dai filmati delle telecamere poste sul portone dell’abitazione. A raccontare come si sono svolti i fatti è stato lo stesso Di Lorenzo, tuttora ricoverato in ospedale. Ai carabinieri ha detto di avere aperto la porta e di essersi trovato di fronte gli ordigni rudimentali scagliati dall’attentatore per attirarlo fuori di casa e poi sparargli con il fucile. I militari dell’Arma di Tagliacozzo non trascurano nessuna ipotesi, dal movente passionale a qualche vecchia ruggine, anche se per il momento sembrerebbe esclusa ogni connessione con l’attività professionale dell’ex collega. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura da Maurizio Maria Cerrato, stanno ascoltando amici e parenti del brigadiere pensionato. Nelle prossime ore potrebbero esserci novità su quello che si profila come un tentativo di omicidio.