Canistro, alla Santa Croce arriva pure la Polizia

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Tensione sempre più alle stelle allo stabilimento Santa Croce di Canistro dove prosegue lo stato di agitazione con i lavoratori pronti a tutto pur di difendere posto e stipendio.

Stavolta hanno addirittura ostruito il passaggio dei mezzi in uscita, e in entrata, dallo stabilimento che imbottiglia acqua minerale con massi e tronchi al centro della strada. E se il patron Colella continua a minacciare denunce a raffica, lo stato di agitazione si fa sempre più acceso con momenti di fortissima tensione. La Polizia, intanto, ormai ha praticamente allestito un posto fisso ben conoscendo il clima che si respira. Il 6 settembre scorso, intanto, la Santa Croce Spa ha cominciato le procedure per mettere in mobilità tutti i 75 dipendenti e non, come previsto dal piano di ristrutturazione di qualche anno fa, solo 35 unità. Un braccio di ferro tra il patron Colella, che punta il dito contro la Regione Abruzzo e il mancato rinnovo della concessione, e i vertici regionali che non intendono compiere un solo passo indietro nella posizione presa a fine agosto. Secondo alcuni lavoratori, all’interno dello stabilimento di Canistro ci sarebbero pronte e bloccate oltre 20 mila pedane di acqua, con un valore stimato di circa 400 mila euro. Il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli ha, intanto, convocato per domani 2 novembre un summit a Pescara con tutti i rappresentanti sindacali, l’Amministrazione e l’azienda.