Una scheda bancomat rubata e il prelievo di una consistente somma di denaro fanno riaprire il caso sulla morte di Angelo Domenico Venditti, il 32 enne di Capistrello trovato senza vita in casa il 22 agosto scorso.
La Procura de L’Aquila ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e un amico della vittima risulta indagato per furto: avrebbe utilizzato la carta bancomat di Angelo Domenico eseguendo un prelievo diversi giorni dopo la morte del giovane. Certi che si trattasse di omicidio i genitori del 32 enne: sono stati loro ad insistere affinchè non ci fermasse a quella che sembrava una morte naturale. Il corpo senza vita di Angelo Domenico Venditti era stato trovato il 22 agosto 2016 nella sua abitazione di Pizzoli dove il giovane viveva insieme alla compagna. Era stata proprio la donna a dare l’allarme. Dalle nuove indagini sarebbero emersi elementi di estrema rilevanza destinati a far chiarezza sull’accaduto. E’ stato scoperto, infatti, che dall’abitazione del giovane era sparito il bancomat di sua proprietà: qualche settimana dopo il ritrovamento del cadavere è stata, inoltre, prelevata una rilevante somma di denaro da persona all’epoca ignota e mai autorizzata e ora individuata e identificata dalla Procura della Repubblica. Acquisiti anche i tabulati telefonici della vittima per verificare chi avesse sentito poco prima delle morte. “Non abbiamo mai creduto al suicidio- insistono i genitori-: nostro figlio pesava più di cento chili e appare singolare che un corpo di tale mole possa essere stato sorretto da una cintura di un accappatoio senza rompersi sino al soffocamento”.