Elio Cardinale, ex sottosegretario durante il governo Monti, lascia l’incarico di rettore all’Università Telematica “Leonardo Da Vinci”. Il colpo di scena delle dimissioni in una lettera “blindata”.
I ben informati dicono fosse nell’aria da tempo, i corridoi alti se ne dicono sorpresi. Con una lettera, i cui contenuti non sono stati resi pubblici, Elio Cardinale, ex sottosegretario al Ministero della Salute durante il governo Monti, lascia l’incarico di rettore all’Università Telematica “Leonardo Da Vinci”. Nata come costola dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e dell’omonima Fondazione, l’Unidav ( con sede a Torrevecchia Teatina) vive la sua offerta accademica come una realtà “giovane” che da un lato completa l’offerta formativa dell’Ateneo, dall’altro dà impulso alla ricerca nel campo dell’Information and Communication Technology. E se un anno di corso (60 crediti formativi) costa 2.000 euro, 4 sono i corsi di laurea mentre numerosi altri quelli post ossia di perfezionamento. Dimissioni, quelle di Cardinale, motivate in una lettera che al momento non è stata resa nota nei suoi contenuti: una nomina datata aprile 2016 che Cardinale accettò subito e senza esitazione alcuna. Cosa è accaduto in così poco tempo? Perché dopo appena 5 mesi, di cui due di pausa estiva delle attività, Cardinale ha deciso di lasciare? Quesiti questi la cui risposta è contenuta, almeno in parte, nella lettera di dimissioni delle scorse ore sebbene sul capo dell’Unidav pendano i ricorsi di altre due concorrenti università telematiche, la Pegaso e la Montessori, con strascichi significativi. Vicenda questa che, tuttavia, non ha fermato l’assunzione di oltre 20 persone all’Unidav di Torrevecchia Teatina. In attesa del dopo Cardinale, per ora la figura del rettore verrà ricoperta dal professor Santamaita: l’art.8 dello Statuto, intanto, recita che “Il Rettore è nominato dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo tra personalità del mondo della cultura; dura in carica un triennio e può essere riconfermati; in caso di impedimento o assenza, può delegare le sue funzioni a un professore ordinario dell’Ateneo”.