Dopo la presa di posizione contro la sede unica dei servizi del Comune nell’ex autoparco, criticata duramente dalla Confcommercio, nasce un percorso condiviso Confcommercio-Comune per pianificare la rinascita del centro storico.
Il cuore cittadino si è spopolato dal 24 agosto, il giorno in cui il terremoto ha distrutto Amatrice, precipitando di nuovo la città nell’incertezza appena superata del post-sisma. Incertezza poi aggravata dagli altri terremoti del centro Italia e da quello del 18 gennaio, con le dichiarazioni della Commissione Grandi Rischi che ha paventato la possibilità di una forte scossa proprio nel territorio aquilano già colpito e nel centro Italia in generale.
E la città è tornata a spopolarsi, e i commercianti a soffrire per la mancanza di un tessuto economico e sociale fondamentali per la loro sopravvivenza. Ora nasce un “laboratorio della ripresa economica e commerciale del centro storico aquilano”, sulla base di un protocollo che verrà firmato dal Comune e dalla Confcommercio dell’Aquila entro questo mese, ma intanto i commercianti sono esausti da mesi di mancati incassi anche per la chiusura del corso per i lavori dei sottoservizi.
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