Chieti, lucchetti al PalaTricalle: è polemica

Un bando andato a vuoto, un dirigente comunale che fa cambiare tutte le serrature, un dirigente sportivo che minaccia di ritirare la propria squadra dal campionato: polemiche a non finire per il PalaTricalle di Chieti.

Giornata campale quella di ieri per il PalaTricalle di Chieti, struttura sportiva comunale in prestito a squadre di atletica e pallacanestro della città. Tutto ha inizio quando un bando per la gara d’appalto per la gestione del palazzetto va deserta: nessuna offerta a fronte di costi che il Comune affronta per tenerla aperta e funzionante in attesa che le società sportive che ne usufruiscono saldino i sospesi pregressi. Ieri quindi la decisione del dirigente comunale di cambiare tutte le serrature del PalaTricalle impedendo ingresso e allenamenti, salvo la consegna previa autorizzazione delle chiavi. Ad andare su tutte le furie è Gianni Di Cosmo presidente della Proger Chieti squadra di basket che milita in A2: dopo aver minacciato di ritirare la squadra dal campionato, una soluzione seppur temporanea e affatto pacifica pare sia arrivata dopo un breve colloquio telefonico con l’assessore Viola. Di Cosmo paga 380 euro e la Proger riprende gli allenamenti, ma la vicenda è tutt’altro che risolta: il patron della Proger chiede infatti che vengano rifatti e verificati tutti i conteggi comunali del pregresso che Palazzo di Città ha mandato a chiedere a quanti usufruiscono del PalaTricalle. L’assessore Viola dal canto suo insiste nel ribadire che tariffe e affitti sono stati già verificati e soprattutto non aumentate, anzi sensibilmente ribassate.

Barbara Orsini: