Sulla vicenda dello jihadista espulso ieri dal territorio italiano, al termine di una delicata indagine della Digos di Chieti, al microfono del Tg8 un esperto di intelligence dice che ‘ormai non esiste un luogo dove potersi sentire al sicuro’.
Il professore Antonio Teti della d’Annunzio di Chieti parla al Tg8 in qualità di esperto di intelligence, servizi segreti e cyberterrorismo: analizza la vicenda dello jihadista espulso ieri dal territorio italiano, al termine di una delicata indagine antiterroristica della Digos di Chieti, e tra le molte riflessioni frutto di anni e anni di studi in materia ne affida una in particolare al nostro microfono: ” Questa vicenda, sommata a molte altre, dice chiaramente che ormai non si è più sicuri da nessuna parte. Non esiste una città, una regione o un paese dove il rischio di infiltrazioni di cellule organizzate con la logica del terrore non possano attecchire. Questo, molto in sintesi, significa che i servizi segreti e le forze dell’ordine devono essere attente e presenti ovunque senza mai abbassare il livello di guardia. Ma questo significa anche e soprattutto che ciascuno di noi deve guardarsi intorno ed essere vigile senza per questo cadere nella trappola psicologica, altrettanto pericoloso, di temere tutto e tutti vedendo minacce in chiunque ci viva accanto’.
Il video:
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