Dopo aver srotolato un manifesto bianco con la scritta ” Blasioli dimettiti”, le opposizioni tutte, in consiglio comunale a Pescara, gridano allo scandalo e “alla morte della democrazia per la gestione degli emendamenti” alla tanto contestata tassa di soggiorno.
Il primo a prender al parola, questa mattina a Pescara in una conferenza stampa congiunta dei gruppi consiliari di Forza Italia, Ncd e M5S, è Marcello Antonelli: nelle sue parole l’accusa all’indirizzo del presidente del consiglio comunale, Antonio Blasioli, “di aver interpretato il regolamento con modi a dir poco discutibili avendo creato, nel consiglio della notte tra il 14 e il 15 aprile, un precedente gravissimo e inaccettabile”. E se Guerino Testa e Luigi Albore Mascia parlano di “atteggiamento assurdo e dannoso non solo per l’aula consiliare, ma soprattutto per la città di Pescara”, Carlo Masci annuncia “azioni eclatanti a partire dall’informare, probabilmente lunedì stesso, in primis il prefetto dell’accaduto non escludendo un ritiro in massa, delle opposizioni di centrodestra, sull’Aventino”. In conferenza stampa ci sono anche i consiglieri pentastellati: a parlare di ” dimissioni dal ruolo di presidente del consiglio necessarie e decisamente opportune” è Erica Alessandrini la quale ribadendo “il no senza se e senza ma del Movimento Cinque Stelle alla odiosa tassa di soggiorno” aggiunge all’indirizzo di Blasioli un lapidario ” se intende far politica si dimetta da quel ruolo così importante”. Quanto all’uomo più chiacchierato del giorno in città, ossia Blasioli, getta acqua sul fuoco delle polemiche definendosi “sereno e certo di aver sempre rispettato regolamenti, ruoli e opposizioni”. Una considerazione per chiudere l’acceso confronto a distanza: per sfiduciare un presidente del consiglio comunale occorre un numero di consiglieri pari a quello che illo tempore lo elesse.