Fiumi abruzzesi in peggioramento, salmonella diffusissima, i dati Eurostat che parlano di sottosviluppo del turismo rispetto alle potenzialità: anche alla luce di questi dati la manifestazione “Vogliamo mari e fiumi puliti in Abruzzo”.
Cresce di ora in ora il numero delle associazioni, ambientaliste e non, che aderiranno domani, sabato 12 marzo, alla manifestazione “Vogliamo mari e fiumi puliti in Abruzzo”. In programma un lungo corteo a Pescara, a partire dalle ore 15 del pomeriggio, con diversi interventi su un palco che verrà allestito per dar voce e spazio a chiunque volesse testimoniare l’amore per questa regione e per la sua natura. Già 29 le associazioni che hanno dato conferma della propria presenza all’evento di domani: ambientalisti e non solo si sono dati appuntamento a Pescara da tutto l’Abruzzo. Una manifestazione di sensibilizzazione sui grandi temi dell’ambiente che scende in strada a poche ore dai dati Eurostat che parlano di sottosviluppo del turismo rispetto alle potenzialità. Quanto ai dati, a partire da quelli relativi alla salmonella è emerso che ‘su 154 controlli sulle acque superficiali che hanno previsto la ricerca della Salmonella ben 73 sono risultati positivi (Salmonella presente), pari al 47%. In provincia di Chieti sono risultati positivi 17 campioni su 32 (53%); in provincia di Pescara 12 su 26 (46%); in provincia di L’Aquila 44 su 96 (46%). E se nelle relazioni non sono riportati dati per la provincia di Teramo, lunghissimo è l’elenco dei fiumi coinvolti: Aterno, Pescara, Vera, Saline, Tavo, Feltrino, Osento, Trigno, canali del Fucino, Moro, Arielli, Dendalo, Venna. Nella relazione dell’ARTA sullo stato dei fiumi nel 2014 emergono dati inquietanti su altri parametri. Ad esempio, la carica di Escherichia coli è frequentemente sopra il limite di 5.000 Unità Formanti Colonia (UFC)/100 ml che viene abitualmente usato come limite per gli scarichi! Il record è quello di Fosso La Raffia vicino Capistrello e Avezzano con la punta di 1.100.000 UFC/100 ml. Nell’ambito del rapporto “Stato dei mari europei“, invece, l’Agenzia Europa per l’Ambiente ha elaborato una interessante mappa che riporta i valori dell’indicatore “intensità turistica” delle regioni che si affacciano sui mari europei. Ebbene, l’Abruzzo sconta una situazione di ritardo rispetto a tante altre regioni (Croazia, Sardegna, regioni della penisola iberica; regioni meridionali della Francia) per quanto riguarda il numero di notti trascorse nelle strutture di ospitalità rispetto al numero di residenti.