Ad annunciare in tempo reale il sì del ministro Delrio all’emendamento presentato dalla Regione Abruzzo per collocare i porti abruzzesi sotto l’autorità di Civitavecchia, anzichè di Ancona, è D’Alfonso sul suo profilo ‘face’.
Si è conclusa poco fa, a Roma, la seduta straordinaria della Conferenza Stato Regioni convocata per la conclusione del procedimento tecnico di riforma delle Autorità Portuali. Ad annunciare in tempo reale il sì del ministro Delrio all’emendamento presentato dalla Regione per collocare i porti abruzzesi sotto l’autorità di Civitavecchia, anzichè di Ancona, è D’Alfonso sul suo profilo ‘face’. Con un pizzico di ironia il post del presidente conferma ‘l’approvazione dell’emendamento Abruzzo’ riservando un messaggio a quelli che definisce ‘tristoni’. La Conferenza Stato-Regioni ha approvato un emendamento proposto dalla Regione Abruzzo al decreto legislativo che contiene il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica. Il testo aggiuntivo consente il trasferimento di un porto da un’Autorità portuale ad un’altra “d’intesa con la Regione nel cui territorio ha sede l’Autorità portuale di destinazione”. La richiesta viene avanzata – su istanza motivata del Presidente della Regione – non oltre due mesi dall’entrata in vigore del decreto. Il Presidente Luciano D’Alfonso ha espresso “grandissima soddisfazione” affermando poi: “Oggi giunge a compimento un lavoro certosino durato mesi, il cui esito finale non era affatto scontato. I porti abruzzesi potranno approdare nell’Autorità portuale maggiormente funzionale. Ringrazio il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio che ci ha sempre ascoltato e sostenuto”. Il ministro ha giudicato con favore il fatto che sia stato condiviso ‘il piano della logistica e della portualità, che dà un quadro generale per lo sviluppo della digitalizzazione, lo sdoganamento delle merci, i fast corridor e i collegamenti con gli interporti, tutte cose in cui l’Italia è stata molto debole e che ora diventano centrali’. Relativamente alla moratoria di 36 mesi chiesta dalle Regioni per valutare le procedure da seguire per gli accorpamenti di alcune autorità portuali, Delrio ha spiegato che si tratta ‘di una facoltà che lasciamo aperta per coloro che lo riterranno opportuno. Ma spero che tutti comprendano che stare insieme aumenterà le potenzialità’.