Già tante le reazioni alle dichiarazioni di Don Giovanni Gatto, parroco di Tempera: ” Ho ricevuto pressioni e minacce da parte della camorra affinché mettessi una buona parola nell’affidamento dei lavori di ricostruzione post sisma”.
Il parroco originario del nord Italia, già da molti anni a L’Aquila e legato alla comunità di Tempera, dice di non aver paura e affronta a testa alta quanto trova la forza di denunciare. ” Ho ricevuto pressioni e minacce da parte della camorra affinché mettessi una buona parola nell’affidamento dei lavori di ricostruzione post sisma”. Questo quanto dichiarato da Don Giovanni Gatto, giovane parroco di Tempera molto amato dalla sua comunità di fedeli e non. Le prime minacce nel 2010 quando Don Gatto viveva nel progetto case. Già allora denunciò tutto immediatamente: “Mi hanno usato per avvicinare famiglie del posto e spendendo il mio nome hanno tentato di ottenere favori e privilegi negli appalti post sisma. Credo nella giustizia e sono certo che tutti insieme possiamo allontanare anche questa forma di male. Dobbiamo allontanare queste persone che si avvicinano mascherati da buoni propositi”. Don Gatto avrebbe incontrato nei giorni scorsi i volontari di Libera, l’associazione di don Luigi Ciotti, in prima linea per la lotta contro la mafia.