C’è anche l’Abruzzo tra le cinque regioni finite nel mirino di una vera e propria banda specializzata in furti di escavatori e trattori. Oltre 10 i colpi messi a segno: la merce veniva poi portata in Romania.
Si spostavano da Roma per compiere veri e propri raid notturni in aziende del centro Italia da dove venivano rubate ruspe, escavatori, trattori ed altri mezzi d’opera. La merce veniva, poi, portata in Romania e rivenduta anche ad un terzo del valore. Scoperta dalla squadra mobile di Perugia una vera e propria banda specializzata che avrebbe messo a segno colpi anche in Abruzzo. Si tratta di cinque cittadini romeni, quattro dei quali ora in carcere dopo essere stati fermati per furto pluriaggravato e uno indagato a piede libero per reati contro il patrimonio. Nel corso dell’operazione, denominata ‘Mustang’ dal modello dell’auto di quello che gli investigatori ritengono essere a capo dell’organizzazione, sono stati recuperati mezzi dal valore complessivo superiore al milione di euro. I particolari sull’indagine sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa. Umbria, Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna e Lazio le regioni colpite dalla banda alla quale gli investigatori addebitano una dozzina tra furti consumati o tentati. L’attività investigativa è partita nel luglio del 2018. I poliziotti hanno pazientemente ricostruito i vari raid dei romeni, che si muovevano sempre con lo stesso modus operandi: sopralluoghi mirati presso le aziende, quasi sempre posizionate lungo le principali direttrici viarie, e successivi furti, sempre di notte, utilizzando per lo spostamento autoarticolati a loro volta rubati nelle ore immediatamente precedenti ai colpi. Al gruppo criminale vengono contestati furti tentati a Celano, il 30 gennaio 2019, e a Teramo nelle date del 7 e dell’ 8 febbraio 2019.