Decisamente a tinte fosche la fumata al termine dell’incontro romano di ieri, svoltosi presso il Mise, per le sorti della Thales di Chieti scalo: l’attuale proprietà francese non sembra motivata a “cedere”.
Un tavolo iniziato intorno alle 10 e conclusosi nel primo pomeriggio quando i rappresentanti del gruppo francese hanno di fatto abbandonato l’incontro mostrando non poca ” diffidenza” nei confronti di due distinte proposte di acquisto del pacchetto ” dipendenti- stabilimento”. Quella che sembrava la bella notizia attesa da 28 giorni, tanti sono ormai i giorni di presidio, è stata ridimensionata e spenta dall’abbandono del tavolo da parte dei francesi: gesto che ha insospettito e indispettito i rappresentanti sindacali presenti all’incontro ministeriale. Convinti che si stesse finalmente scrivendo la parola fine ad una delicatissima vertenza anche le parti politiche, regionali e ministeriali, presenti al tavolo: le due proposte dei due imprenditori, uno dei quali abruzzese, ad una prima lettura hanno mostrato di possedere numeri e piani eppure Thales ha sollevato parecchie “perplessità”. Decisive le prossime ore quando non è escluso che le parti vengano nuovamente tutte convocate a Roma.