Si limita a un semplice “no comment” il presidente della Gran Sasso Acqua, Amerigo Di Benedetto sulla proposta del presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, di fermare i lavori dei sottoservizi all’Aquila, l’imponente progetto di rifacimento di tutta la rete sotterranea dei servizi (acqua, metano, elettricità e fibra ottica).
Progetto da 80 milioni di euro che riguarda ampie zone della città di cui la fetta più consistente è nel centro storico.
Un silenzio tuttavia molto eloquente quello di Amerigo Di Benedetto sull’ipotesi – liquidata con un lapidario “irricevibile” – di fermare i lavori almeno nel cosiddetto asse centrale (la parte del centro cittadino che va dalla fontana luminosa alla villa comunale). Proposta che nascerebbe dall’esigenza di non influenzare la ricostruzione post-sisma, che invece secondo Benedetti, viene costretta a deleteri rallentamenti che renderanno una chimera il rientro a casa entro il 2017 per tanti aquilani.
La proposta di fermare interventi che forse mai sono stati realizzati prima in Italia e che si scontrano con tanti problemi, primo fra tutti il ritrovamento di parti sotterranee di città che richiedono l’intervento della Soprintendenza, piace alla Confcommercio, viene bocciata dal sindaco Massimo Cialente, e divide l’opinione pubblica .
Intanto Di Benedetto invita chi lancia proposte – forse anche spinto dal vento imminente delle elezioni amministrative che si terranno il prossimo anno – a partecipare al tavolo tecnico aperto a tutta la città, compresa l’amministrazione comunale e i commercianti, istituito dalla Gran Sasso acqua ogni ultimo giovedì del mese proprio per parlare di tutti i problemi relativi ai sottoservizi.