Con centomila ettari di estensione, 1.926 specie vegetali, 216 specie di vertebrati, 149 uccelli il parco regionale del Sirente Velino ha tutte le caratteristiche per diventare un parco nazionale.
Un territorio che va dall”Altopiano delle Rocche alla Marsica, sfiorando il Lazio, e poi lungo la Valle dell’Aterno e della Valle Subequana incontaminato, amato dagli escursionisti. Dall’associazione “Appennino Ecosistema”- nata due settimane fa – arriva la proposta di trasformare il Parco da regionale a nazionale per assicurare la protezione degli ecosistemi e delle specie montane, e per valorizzare un’area protetta finora mai diventata davvero operativa, con i suoi piani di zonazione chiusi nei cassetti da 30 anni.
Ad aderire sono già due Comuni, Ocre e Lucoli. Ora si dovrà partire con la consultazione anche fra gli altri 20 Comuni circostanti, come spiega il presidente dell’associazione Bruno Petriccione.
Il futuro parco nazionale del Sirente Velino sarà anche un’importante risorsa di turismo naturalistico, a partire, solo per fare un esempio, dall’enorme attrattiva costituita dal passaggio tutto l’anno dell’Orso marsicano, come spiega il rappresentante dell’associazione “Salviamo l’Orso” Daniele Valfrè.
“Di fronte all’incapacità di gestire un’area così importante e vasta da parte dell’amministrazione regionale, e che propone di volta in volta riforme peggiorative e parziali – hanno spiegato – l’unica via per garantire la protezione agli ecosistemi e alle specie del Velino-Sirente è di trasformarlo in un grande Parco nazionale”.
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