Oggi l’udienza cautelare di fronte ai giudici del tribunale amministrativo d’Abruzzo, al centro dell’impianto degli avvocati ricorrenti c’è la sospensione della nomina della commissaria straordinaria Margherita Calabrò.
La direttrice dell’Agenzia delle entrate in Abruzzo, incaricata dal Governo di recuperare il denaro mancante nelle casse pubbliche, denaro che per l’Europa è un aiuto di Stato che avrebbe distorto il mercato. Davanti ai giudici l’avvocato Roberto Colagrande, al quale si sono rivolti gli imprenditori finiti nel mirino della Commissione europea. Sono 350 tra imprese e partite Iva chiamate a restituire in una tranche circa 100 milioni di euro – ai quali si aggiungono le sanzioni e gli interessi – relativi alla sospensione delle tasse nel cratere sismico per 18 mesi all’indomani del terremoto del 2009. Aiuti di Stato per l’Europa, un diritto stabilito con legge dello Stato per i terremotati, che lunedì hanno manifestato in migliaia contro il provvedimento.
A dare una boccata d’ossigeno la proroga di 120 giorni dei provvedimenti commissariali firmata dal presidente del Consiglio Gentiloni, di cui però ancora non c’è traccia di pubblicazione, per cui non se ne conoscono i termini. Commercialisti e legali sperano dunque, di potere ottenere una sospensione dei provvedimenti fino a giugno, e poter poi far partire la proroga dei 120 giorni da quel momento. I giudici si riserveranno ogni decisione, e come auspicano i legali potrebbero rimettere la valutazione alla Corte europea guadagnando, così, ulteriore tempo.
“Il Tar si è riservata una decisione che potrebbe arrivare venerdì – ha spiegato Roberto Colagrande, avvocato dei ricorrenti, all’uscita dall’aula -. Abbiamo fatto un’ampia discussione e a mio avviso ci sono i presupposti per l’accoglimento della istanza cautelare. Ad esempio, abbiamo dimostrato che è una cosa disumana dimostrare in trenta giorni, questo il termine delle cartelle esattoriali, i danni subiti con il terremoto e metterli in relazione agli aiuti di stato. A tale proposito, ci dà ragione anche il fatto che la presidenza del consiglio dei ministri starebbe per pubblicare un decreto di proroga di quattro mesi. Anche se questo documento non esiste, quindi, rimaniamo legati al termine di 30 giorni. Oltre al tempo non congruo, abbiamo dimostrato di avere ragione anche su altri profili giuridici”. L’udienza cade a due giorni dalla manifestazione promossa dal Comune dell’Aquila e dalla Regione Abruzzo per protestare contro “una decisione iniqua ed assurda che rischia di mettere definitivamente al tappeto un territorio dilaniato dal sisma di nove anni fa”. Al corteo che si è snodato per le vie del centro storico hanno partecipato secondo gli organizzatori circa 5mila persone, tra cui commercianti, operai, studenti e cittadini.”
“L’aiuto ai cittadini e alle imprese dell’Aquila colpiti dal terremoto del 2009 e’ una priorita’ assoluta dell’Europa”.
Lo ha scandito a chiare lettere la Commissaria europea per la concorrenza Margarethe Vestager alla Delegazione Forza Italia – Udc del Partito popolare europeo che aveva chiesto e ottenuto un incontro urgente a Strasburgo per affrontare il pressante problema della restituzione delle tasse post sisma. Il senatore Nazario Pagano e il deputato Antonio Martino, che in questi giorni hanno agito in piena intesa con le europarlamentari “azzurre” Elisabetta Gardini, Barbara Matera, Alessandra Mussolini, accolgono con soddisfazione l’impegno preso dalla Vestager che costituisce un viatico autorevole e importante per sbloccare la questione sollevata anche ufficialmente dal sindaco Pierluigi Biondi. E proprio al primo cittadino sara’ recapitata a breve una lettera formale e dettagliata della Commissaria nella quale sono analizzati tutti i punti sul tappeto.
“Siamo lieti – cosi’ Pagano e Martino – che la Vestager abbia dichiarato pubblicamente di essere a totale disposizione delle autorita’ italiane per collaborare sul problema della richiesta di restituzione delle tasse, e che per l’Europa questo argomento sia in cima alla lista delle sue priorita’. Forza Italia e’ stata sempre molto vicina alla popolazione dell’Aquila e non ha mai abbassato la guardia nella tutela dei diritti e delle legittime aspettative dei cittadini per la rinascita della citta’ e del suo tessuto sociale. Questo impegno e’ stato speso a tutti i livelli, sia locale, sia su scala nazionale, sia a livello europeo”.
Una risoluzione urgente a sostegno di imprese e professionisti chiamati alla restituzione delle tasse sospese in seguito al sisma del 2009 “e richieste dalla Commissione Europea che, invece, le ha valutate come aiuto di Stato”, è stata presentata dal presidente della Provincia di L’Aquila, Angelo Caruso. Sarà discussa nel consiglio provinciale di dopodomani, 20 aprile. Il presidente, che ha partecipato alla manifestazione di protesta di lunedì scorso a L’Aquila, spiega in una nota che
“le richieste non possono essere soddisfatte e neppure tollerate, perché non sono state valutate e considerate le conseguenze del devastante terremoto, amplificate dall’ulteriore sisma verificatosi nel 2016 ma anche da un’articolata e difficile ripresa, resa ancora più complessa in un territorio di alta montagna con un’economia ancora più provata dalla perdurante crisi economica”. Secondo il presidente della Provincia aquilana, che chiede una soluzione definitiva della vicenda, “questi fattori concorrono a riesaminare le scelte della politica Nazionale ed Europea a fronte di un’annunciata disgregazione di una parte importante e identitaria della Provincia dell’Aquila”.