Il tracciato della Variante Sud (lotto C) proposto dall’Anas per il collegamento veloce L’Aquila-Pescara non piace ai cittadini dei territori attraversati.
Il progetto, che verrà finanziato dall’Anas con 48 milioni di euro e voluto dalla Regione, è ritenuto impattante per l’ambiente e le aree archeologiche e pericoloso in quanto attraversa alcune zone a rischio alluvione. Per i comitati locali sorti in opposizione al progetto, l’ipotesi di tracciato scelto dell’Anas, senza mai ascoltare le esigenze delle popolazioni, è ” impattante anche per il tessuto sociale ed economico del territorio aquilano”.
Tutte le ipotesi sinora disegnate, sostengono i comitati, prevedono che le frazioni di Bazzano, Paganica, Monticchio, Onna e San Gregorio vengano tagliate fuori, mentre le attività economiche e produttive, verrebbero escluse e marginalizzate dalla principale via di flusso e scorrimento. I cittadini e i comitati hanno elaborato con un pool di tecnici una planimetria alternativa, già in larga parte condivisa da diverse amministrazioni locali e da 150 commercianti e imprenditori della zona.
“In particolare, tra le varie alternative proposte dall’Anas – scrivono i comitati che dicono no alla variante Ansa – l’ipotesi ora prescelta e depositata presso il Comitato Via della Regione Abruzzo prevedrebbe: 1. la realizzazione di una rotonda ex-novo in prossimità dell’Area Sport e del Bliss nel nucleo industriale di Monticchio, in piena zona a pericolosità idraulica molto elevata; 2. la costruzione di due viadotti sul fiume Aterno, il primo a 4, il secondo a 13 campate, a sud di Onna, in zona soggetta a alluvioni e a elevata pericolosità idraulica, attraversando zone classificate A (a conservazione integrale) e B (a trasformabilità condizionata) del Piano Paesistico Regionale; 3. 343 particelle del catasto terreni sotto esproprio, decine di ettari di terreno irriguo sottratti e un intero paesaggio rurale compromesso per sempre insieme alla sua economia; 4. la distruzione di un’intera zona di interesse archeologico segnalata dalla carta archeologica sistematica della provincia dell’Aquila (Tartara, 2007); 5. la realizzazione dello svincolo a rotatoria a incidere interamente sul Tratturo Magno L’Aquila-Foggia”.
“Senza ulteriore consumo del territorio – proseguono – è possibile canalizzare i diversi flussi permettendo che si
integri lo scorrimento veloce, la viabilità locale e la realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile lungo l’attuale tracciato, riducendo i rischi, mitigando gli impatti, e massimizzando i benefici per le comunità locali attraversate da queste infrastrutture. Di contro a quanto sinora dichiarato da alcuni amministratori locali e tecnici Anas, la realizzazione di un tracciato che ricalchi l’esistente e lo adegui alle necessità di uno scorrimento senza ingressi a raso, in sicurezza e migliorandone la percorribilità, infatti, è assolutamente fattibile, meno dispendiosa, e meno impattante. La planimetria che noi proponiamo, dimostra infatti la piena fattibilità di un’alternativa al progetto
ANAS che in modo molto meno impattante e dispendioso, prevede la realizzazione di una strada dalle stesse misure di quella proposta dall’Anas (strada a doppia corsia – 3.75 metri a corsia) attraverso l’adeguamento e la messa in sicurezza della SS17 da Onna a S. Gregorio; la realizzazione di due rotonde (assolutamente necessarie per motivi di sicurezza) una a Onna e l’altra a S.Gregorio; la realizzazione di una strada per la viabilità locale che garantisca la corretta fruizione delle attività economiche e commerciali tra le due frazioni; la realizzazione di un nodo di scambio intermodale che permetterebbe una migliore fruizione della stazione di Paganica; la bonifica della Ex-Ravit come auspicabile misura compensativa; la realizzazione di un parco peri-urbano L’Aquila-S.Gregorio che rivalorizzerebbe un pezzo di Tratturo Magno essenziale per munire la città dell’Aquila, le sue frazioni e i paesi di montagna limitrofi, finalmente di un’ Infrastruttura Verde. Un tracciato che, come indicato dalla nostra planimetria, ricalchi l’esistente non richiede, per di più, la realizzazione di alcuna nuova strada, adempiendo, perfettamente, alle necessità di viabilità prescritte. Date queste considerazioni riteniamo inutile, quindi, la realizzazione di qualsiasi altra strada per il lotto C di Variante Sud che non sia quella indicata dalla nostra planimetria, quale lotto C prescelto da tutti i soggetti sottoscriventi”.