A Cepagatti arriva il camper della vista

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A Cepagatti sabato prossimo arriverà  il camper della vista. Una iniziativa del CNALT diretto dal prof Mastropasqua.

Sabato 24 settembre, dalle ore 9 alle ore 18, nelle vicinanze della sede della Croce Rossa a Cepagatti, il camper della vista sarà a disposizione per visite gratuite. Si tratta di un camper attrezzato come unità oftalmologica mobile dal Centro Nazionale di Alta Tecnologia in Oftalmolgia (CNAT) e Centro di Eccellenza dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Leonardo Mastropasqua e della IAPB Abruzzo che mette a disposizione il Camper.

Nel presentare l’iniziativa il professor Mastropasqua ricorda che “Il CNAT rinnova anche in questo caso lo stretto legame con il territorio e la salvaguardia della salute degli occhi della popolazione, attraverso le attività di screening che periodicamente vengono praticate dagli oculisti e dagli ortottisti del Centro di eccellenza. Chiamati in prima linea all’appuntamento di sabato prossimo il Centro Glaucomi e il centro di riabilitazione visiva della Clinica Oftalmologica universitaria. La campagna informativa e di screening ha come obiettivo prioritario quello di focalizzare l’attenzione su una patologia grave che, se non presa per tempo, comporta la perdita della vista. E’ il glaucoma, definito “ladro silenzioso della vista”. E’ una malattia insidiosa perché all’inizio è asintomatica ed è impossibile per il paziente accorgersi dei disturbi visivi causati da questa patologia. Nella maggior parte dei casi il glaucoma, che riguarda il tre per cento degli over 40 ed è una delle tre cause più frequenti di cecità, è dovuto all’aumento della pressione intraoculare che schiaccia e danneggia il nervo ottico (il nervo che collega l’occhio al cervello). I principali fattori di rischio sono una elevata pressione intraoculare, l’età, la familiarità, le vasculopatie, le terapie prolungate con cortisone, una miopia elevata e lo spessore corneale. La cecità e l’ipovisione provocate dal glaucoma si possono prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente. Basta solo un minuto per salvare la vista ai pazienti affetti dalla malattia, ma non consapevoli di averla”.