Al museo Michetti di Francavilla al Mare in mostra “L’Abruzzo in Miniatura” una collezione dei luoghi e dei monumenti iconici della regione riprodotti fedelmente su scala e realizzati a mano dall’artista Livio Bucci e dai suoi collaboratori.
Tutto l’Abruzzo viene raccolto in un percorso impreziosito da manufatti di pregio che raccontano la storia della regione: da Palazzo Sirena a Francavilla al Mare alla Torre di Cerrano di Pineto, dalla fontana delle 99 cannelle di L’Aquila ai trabocchi, dal Volto Santo di Manoppello alla Nave di Cascella e al ponte Flaiano di Pescara. Gioielli e luoghi identitari del territorio abruzzese sono in bella mostra sui due piani del Mumi, il Museo Michetti di Francavilla al Mare. L’innovativo intento dell’artista Livio Bucci è di rappresentare i simboli dei trecentocinque comuni della sua terra e farne conoscere ed apprezzare il patrimonio artistico e culturale.
IL SERVIZIO DEL TG8:
Il progetto, partito circa trenta anni fa, ha riscosso un grande successo ed ora approda a Francavilla dove resterà a disposizione del pubblico per almeno otto mesi ma l’obiettivo – come ha confermato anche il sindaco Antonio Luciani – è di far diventare la mostra permanente ed aggiungere alle attuali cento opere altri duecento capolavori.
L’artista Livio Bucci spiega che” Sulla scia dello straordinario successo all’Expo di Milano, nel corso del quale è stato possibile ammirare sia la copia in miniatura del castello di Rocca Calascio sia riproduzione a grandezza d’uomo del Guerriero di Capestrano, ha deciso di creare la start up “Abruzzo in Miniatura”, un progetto unico nel suo genere perché nessuna regione vede i suoi ambienti e monumenti presentati in questo modo. Ho realizzato le opere insieme agli artigiani Fernando Di Carlo, mio suocero che per primo ebbe l’idea di rappresentare l’Abruzzo in miniatura, Massimo Baldassarre e Alessio Bucci attraverso l’impiego di vari materiali (legno, pietra, vetro) sapientemente lavorati e assemblati, concepito sei lustri or sono con l’obiettivo portare l’Abruzzo nel mondo e lasciare qualcosa di tangibile e concreto ai posteri”.
