A14, Api Teramo “alzare i livelli delle proteste”

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato quanto è accaduto sotto le festività natalizie sull’A14, già al centro delle polemiche. Con il controesodo la situazione è peggiorata.

In questi giorni il traffico è ancora più critico a causa del rientro dalle ferie natalizie. Basti pensare che il tratto della Bologna – Taranto che va da Vasto Sud a Civitanova Marche, in direzione Bologna, normalmente ha una percorrenza di meno di 2 ore, mentre gli automobilisti che oggi lo hanno percorso hanno impiegato mediamente 5-6 ore.

Al momento nei tratti in questione si registrano rallentamenti e gli incolonnamenti sono in media di due o tre chilometri, con picchi di quattro chilometri, ad esempio, tra Pescara Sud e Pescara Ovest e altrettanti tra Val Vibrata e San Benedetto del Tronto. Sempre come conseguenza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, chiusa la stazione di Roseto degli Abruzzi (Teramo) in uscita per chi proviene da nord e in entrata per chi è diretto verso nord. Il casello è bloccato dal 7 dicembre scorso, a seguito del provvedimento di sequestro delle barriere bordoponte di entrambe le carreggiate del viadotto SS150 del Vomano, per la presenza ravvicinata delle rampe di accelerazione e decelerazione con il viadotto stesso. Interdetto, inoltre, a mezzi pesanti e autobus il tratto tra Atri-Pineto e Città Sant’Angelo-Pescara Nord, in entrambe le direzioni. Monitora la situazione viabilità il Centro operativo autostradale (Coa) di Città Sant’Angelo (Pescara). Nel weekend precedente il Natale le code avevano mandato letteralmente in tilt l’autostrada, con incolonnamenti che hanno raggiunto i 23 chilometri e tempi di percorrenza Ancona-Pescara – tratto di meno di 150 chilometri per cui in condizioni normali si impiega circa un’ora e trenta – di oltre sette ore.

Su questa situazione allucinante è intervenuta anche l’Api Teramo invitando tutte le autorità del territorio ad una manifestazione nel giorno della Befana, davanti al casello A14 di Roseto.

 

Federico Di Luigi: