Abrex: la moneta sociale d’Abruzzo. Dopo aver coinvolto in due anni più di 400 imprese sul territorio regionale, il circuito Abrex invade anche il Terzo Settore.
Se n’é parlato dei giorni scorsi presso la Sala “Filomena Delli Castelli”, nella sede della Regione in Viale Bovio a Pescara. Il circuito Abrex si fonda sull’istituto della permuta e offre un duplice vantaggio: per le imprese, in un momento di scarsa liquidità, la possibilità di effettuare acquisti anche senza disporre della liquidità necessaria ed anche per rafforzare l’economia locale grazie al principio mutualistico utilizzato:
“La Regione crede molto in questo progetto – spiega l’assessore regionale Marinella Sclocco – tanto che c’é una partecipazione nelle quote della Fira ed in più é anche inserito all’interno del Consorzio Irene che si occupa proprio di sociale. L’obiettivo che vogliamo raggiungere é quello di sensibilizzare molte imprese che operano nel sociale sull’importanza di un’opportunità come questa.”
A due anni dalla sua nascita sono oggi iscritte oltre 400 imprese abruzzesi, con una crescita rispetto al 2016 del 97%. Delle 400 imprese iscritte, la maggior parte, 194, viene dalla Provincia di Pescara; 155 da Chieti; 40 da L’Aquila e 11 da Teramo. Circa 4 milioni i beni e servizi transati.
“Abbiamo annunciato anche nuove opportunità nel campo socio-sanitario – spiega il presidente di Abrex Angelo D’Ottavio – servizi che possono essere messi a disposizione ad esempio di piccoli artigiani o anche in campo di semplice assistenza sociale.”
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