Legambiente ed Enel invitano tutti a sostenere la campagna di crowdfunding “Alleva la Speranza” in favore delle aziende danneggiate dai terremoti del 2016 e 2017. In Abruzzo due imprese sono riuscite a ripartire grazie al progetto. La case history di Pierpaolo Martinelli di Farindola.
Prosegue con successo, anche in Abruzzo, il progetto di raccolta fondi “Alleva la Speranza”, campagna di crowdfunding promossa da Enel e Legambiente per sostenere il rilancio economico, sociale e culturale dei territori dell’Italia centrale colpiti dai terremoti del 2016 e 2017 che hanno messo in ginocchio le popolazioni e l’economia di numerose comunità locali nel cuore dell’Italia centrale. Un’area di oltre 8mila chilometri quadrati tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, dove vivono 600mila persone.
Fino a fine novembre è ancora possibile fare la propria donazione attraverso la piattaforma PlanBee in favore dell’azienda zootecnica di Pietropaolo Martinelli che si trova a Farindola , nel Parco nazionale Gran sasso e Monti della Laga, dove lavorano 14 dipendenti, che, oltre a produrre il rinomato formaggio Pecorino conosciuto in tutto il mondo, nei suoi 240 ettari produce anche erba medica e cereali biologici destinati all’alimentazione degli animali.
Il 18 gennaio del 2017 ,nel crollo di 2.300 metri quadrati di stalle, sono morti 450 capi ovini, tra pecore ed agnelli, e sono andate distrutte attrezzature importanti per l’attività dell’imprenditore che sta cercando, proprio grazie alla campagna di Legambiente ed Enel, continuare la produzione mantenendo i livelli occupazionali.
Il presidente di Legambiente Giuseppe Di Marco e il responsabile degli affari istituzionali Marche, Abruzzo e Molise di Enel Pasquale Angelini hanno ricordato che i terremoti hanno danneggiato non solo le abitazioni, ma anche molte piccole imprese dell’agroalimentare e che si vedono i primi frutti dopo che “Il 30 novembre 2018 a Roma, Legambiente ed Enel hanno siglato l’accordo che ci vede partner dell’iniziativa per sostenere realtà produttive che vogliono rimanere nei territori colpiti dal terremoto 2016 e 2017.
La campagna di raccolta fondi vuole essere un aiuto concreto per queste aziende, per evitare la desertificazione imprenditoriale e lo spopolamento dell’area. In questi territori le imprese di allevamento e di trasformazione di prodotti di straordinaria qualità sono veri e propri presidi civili, che hanno bisogno del sostegno di tutto il Paese per continuare a vivere, insieme alle comunità di cui fanno parte.”
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