A Pescara un sit-in “Il mare del futuro?” del Wwf che mostra di oggetti recuperati dalla spiaggia e presenta la raccolta di firme della petizione WWF “Salviamo gli oceani dalla plastica”.
Approda in Abruzzo la campagna “Plastic Free” lanciata dal WWF Italia per salvare il mare dalla plastica. In piazza Primo Maggio a Pescara in esposizione la mostra “Il mare del futuro?” frutto della raccolta simbolica di materiale spiaggiato lungo il litorale abruzzese. Nel corso della mattinata in molti hanno firmato la petizione WWF “Salviamo gli oceani dalla plastica” con la quale il WWF chiede al Governo e al Parlamento di rafforzare l’impegno dell’Italia per la riduzione della produzione e del consumo di plastiche.
Luciano Di Tizio, delegato del WWF Abruzzo spiega che “L’iniziativa, che ha il patrocinio della Regione Abruzzo Settore Ambiente e del Comune di Pescara, è all’interno delle azioni del progetto GenerAzioneMare che il WWF Italia ha lanciato lo scorso anno per la difesa delle coste e dei mari italiani. Abbiamo scelto una delle piazze centrali del comune più grande della nostra Regione per far vedere a tutti la gravità del fenomeno. Le nostre spiagge sono invase da migliaia di tonnellate di rifiuti che non sono altro che quanto noi stessi buttiamo nelle nostre strade, nei fiumi o direttamente nel mare. Una quantità enorme di materiale che crea una disastro ecologico senza precedenti nella storia dell’umanità e destinato a durare per centinaia di anni. Il problema dei rifiuti di plastica in mare è ormai diventato una vera e propria piaga. Ogni anno finiscono negli oceani del nostro Pianeta tra i 10 e 20 milioni di tonnellate di plastica. L’Europa è il secondo produttore di plastica al mondo dopo la Cina e riversa in mare ogni anno tra le 150/500 mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70/130 mila tonnellate di microplastiche. Il Mar Mediterraneo è classificato come la sesta zona di accumulo di rifiuti plastici al mondo: nel Mare Nostrum, che rappresenta solo l’1% delle acque mondiali, si concentra il 7% della microplastica globale”.
Il servizio del Tg8