Abruzzo e Molise insieme per ultimare i lavori di una delle incompiute storiche d’Italia: la diga di Chiauci. Spesa prevista 30 milioni di euro.
E’ una delle incompiute storiche d’Italia la diga di Chiauci ma dopo anni di attesa sarà ultimata grazie alla sinergia tra le regioni Abruzzo e Molise. L’ufficializzazione è arrivata ieri pomeriggio durante la riunione a Palazzo Vitale a Campobasso, alla presenza del governatore abruzzese Luciano D’Alfonso e dell’assessore regionale ai Lavori pubblici del Molise Pierpaolo Nagni poichè il governatore Paolo Frattura era a Roma per impegni istituzionali. la spesa prevista è di 30 milioni di euro ripartiti fifty fifty tra i due Enti.
Il presidente D’Alfonso ha detto “Portiamo a termine un’opera che è attesa ormai da trenta anni . Ci siamo messi insieme, Abruzzo e Molise, abbiamo ascoltato le ragioni degli operatori economici di quella zona, ma anche quelle dei municipi e del territorio per fare sì che questa incompiuta diventi una eccellenza di funzionamento. Abbiamo colto l’occasione del Masterplan e insieme abbiamo fatto un ‘figurone’ a Palazzo Chigi nel fare in modo che una incompiuta diventi un’opera da progetto obiettivo di Abruzzo, Molise e Palazzo Chigi”. D’Alfonso ha indicato tempi rapidi: “A giorni firmeremo il Masterplan dell’Abruzzo e, credo, in contemporanea lo farà anche il Molise. Partirà poi il procedimento per fare in modo che la copertura finanziaria accompagni la redazione progettuale definitiva e la scelta del contraente. Noi vogliamo che quella struttura produca acqua per chi ne ha bisogno e bellezza per chi la cerca”. L’assessore Nagni, dal canto suo, ha ricordato che il progetto della diga “è costato tanto, dal punto di vista del territorio, per la regione Molise.Ora facciamo in modo che le due regioni trovino una convergenza non soltanto di obiettivi, ma anche finanziaria, perché nei due Masterplan sono presenti le quote finanziarie che ogni regione metterà per fare il completamento. Tra Abruzzo e Molise ormai c’è solidità di rapporti. Abbiamo la stessa visione sulle grandi infrastrutture, la stessa consapevolezza sulle priorità emergenziali e adesso stiamo strutturando anche organi comuni, come prevede anche la Carta Costituzionale: il nuovo 117 prevede che, per problemi avvertiti congiuntamente, possiamo stabilire, senza oneri aggiuntivi, organi comuni. Sulla partita ferroviaria abbiamo lavorato insieme anche a Bruxelles, oltre che a Roma, per avere l’aumento della velocità ferroviaria su tutta la dorsale adriatica. Abbiamo lavorato insieme pure per vincere contro Ombrina di ferro e a favore delle isole Tremiti nella loro bellezza originaria. Quando ci si mette insieme avendo le idee si vince e si convince”.