Abruzzo: è scontro sul francobollo dedicato ad Italo Foschi

In Abruzzo è polemica sull’emissione di un francobollo per celebrare i 140 anni della nascita di Italo Foschi

Domani, nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si celebrerà l’emissione del francobollo per i 140 anni dalla nascita di Italo Foschi, originario di Corropoli, fondatore e primo presidente dell’Associazione sportiva Roma.

Una iniziativa promossa alla vigilia del centenario dell’omicidio Matteotti, assassinato dai fascisti il 10 giugno del 1924.

Il consigliere regionale Luciano D’Amico, promotore del costituendo Osservatorio Antifascista 25 settembre 1943,  afferma che «Con tale gesto si vuole esaltare la passione sportiva di un uomo di cui, però, non si può dimenticare l’essere stato un fascista, squadrista, violento e aggressivo, che si è macchiato di crimini contro i cittadini italiani».

Ma nell’elenco delle emissioni filateliche del Ministero delle Imprese e del Made in Italy c’è anche il nome di Maffeo Pantaleoni, di cui quest’anno ricorre il centenario della scomparsa. Fu tra i più attivi economisti ad appoggiare prima il nazionalismo e poi il fascismo, dirigendo con l’amico Giovanni Preziosi la rivista “La vita italiana”.

Nel 1900 Pantaleoni venne eletto deputato, dopo aver accettato una alleanza tattica con l’Estrema sinistra storica in funzione anti-sonniniana ed anti-pellusiana. Critico verso la politica di Giuseppe Saracco, orientata alla protezione dell’industria siderurgico-cantieristica, durante il governo Zanardelli sostenne prima la scelta di militarizzare le ferrovie (voluta dal ministro della Guerra Coriolano Ponza di San Martino per reprimere lo sciopero dei lavoratori del settore) e poi criticò aspramente il dietrofront dell’esecutivo per le concessioni economiche varate agli scioperanti. Nel seguito della sua vita, prima della prima guerra mondiale, diventò un nazionalista e fu un politico anti-socialista,mantenendo stretti legami con il movimento fascista.

Dal settembre al dicembre 1920 fu ministro delle Finanze della Reggenza Italiana del Carnaro, presieduta da Gabriele D’Annunzio. Massone, fu membro del Grande Oriente d’Italia e fece parte della sua Commissione permanente, costituita nel febbraio 1901 “col mandato di spingere le Logge a promuovere, disciplinare ed aiutare le istituzioni cooperative e di previdenza, nelle loro varie forme e nelle loro attinenze con la pubblica e privata economia, su di una base civile, laica ed obbiettiva”. Fu tra i più attivi economisti ad appoggiare prima il nazionalismo e poi il fascismo, dirigendo con l’amico Giovanni Preziosi la rivista “La vita italiana” Poco prima della sua morte, il 1º marzo 1923 fu nominato al Senato da Vittorio Emanuele III. Nel 1970 è stato intitolato a suo nome l’Istituto Professionale di Stato per i servizi commerciali e turistici di Frascati.