Abruzzo : il caso del Garante dei detenuti, diventato una questione politica. Domani l’argomento torna in consiglio regionale.
Abruzzo : il caso del Garante dei detenuti. Una figura che dovrebbe garantire coloro che sono rinchiusi nelle carceri abruzzesi. Una questione politica che si sta trascinando di consiglio regionale ormai da mesi ed è diventato un caso nazionale visto che l’Abruzzo è l’unica regione italiana ad essere rimasta sprovvista di tale figura deputata a difendere i detenuti dagli abusi e tutelare i loro diritti. L’argomento domani tornerà all’attenzione del consiglio regionale e c’è attesa di sapere se si raggiungeranno i voti necessari per l’elezione della radicale Rita Bernardini. Il centrosinistra, con il governatore Luciano D’Alfonso che l’ha sostenuta, avrebbe 18 consiglieri pronti a votarla. In base allo Statuto della Regione a questi voti dovrebbero aggiungersi tre dell’opposizione (centrodestra ed M5s) , consensi che al momento non sono stati confermati. Manlio Madrigale, responsabile del centro di Civicrazia di Chieti, ieri ha ritirato la sua candidatura a Garante ed ha invitato i consiglieri a sostenere la Bernardini. Sempre ieri l Sottosegretario al Ministero della Giustizia Federica Chiavaroli (Ncd) che nel corso della sua visita nella casa circondariale di Chieti ha invitato il Governatore Luciano D’Alfonso a farsi parte attiva per un accordo. La risposta è arrivata dal coordinatore della maggioranza in consiglio regionale Camillo D’Alessandro il quale ha assicurato che nei prossimi giorni il presidente D’Alfonso lavorerà per creare le condizioni di un’intesa ma non è certo di poterla ottenere in occasione della seduta del consiglio di domani.