Con la mania del meteo che si è impossessata di ogni italiano, non si poteva ignorare che sarebbe tornata copiosa nei luoghi della precedente perturbazione: eppure, in Abruzzo, la neve annunciata è caduta su città impreparate.
Un vecchio detto ci ricorda che è inutile piangere sul latte versato, ma poiché il mestiere del cronista è anche quello di raccogliere le lacrime, non ci pare il caso di glissare su quanto sta accadendo in queste ore a causa di una nevicata nemmeno esagerata, ancorché ampiamente annunciata. Ormai lo sanno anche i bambini che l’effetto serra non porta temperature tropicali, ma mutamenti radicali del clima. E che tali mutamenti sono assolutamente interconnessi tra loro. Così mentre nel Nord Europa il ghiaccio si scioglie e gli orsi sguazzano nelle pozzanghere, l’Abruzzo va assomigliando sempre di più al polo, anche se gli orsi noi ce li abbiamo bruni e non bianchi. Dunque sarebbe ora di organizzarsi, tanto più che da qualche tempo a questa parte le previsioni meteo non sfallano di un millimetro, anche quando misurano le precipitazioni nevose che devono ancora cadere. Nessuno può ragionevolmente affermare che la nevicata di stanotte sia arrivata a sorpresa, eppure pare proprio che, per l’ennesima volta, ci siamo fatti trovare impreparati. Stamattina presto, alla stazione di Pescara, i passeggeri sono rimasti con un palmo di naso quando, già con il piede alzato per salire a bordo del treno regionale per Sulmona, si sono sentiti dire che il suddetto treno era stato cancellato e che il sistema l’aveva annunciato per sbaglio. Ma l’apoteosi del disagio è quella registrata sull’Asse attrezzato, che a dispetto del nome quando nevica attrezzato non lo è mai. Bloccato sin dai primi fiocchi, zero spazzaneve in circolazione, rampe congestionate e macchine di traverso sin dalle prime luci dell’alba. Dalle strade sciapite (cioè senza un etto di sale) della precedente perturbazione fino alla neve-poltiglia di oggi, l’Asse sembra più una mulattiera che un’importante strada di collegamento tra città come Pescara e Chieti. Tra le tante segnalazioni ricevute, citiamo il caso di San Giovanni teatino, dove manca la corrente elettrica da stamattina presto e dove i residenti non riescono ad avere informazioni dall’Enel. Ed eccoci a Chieti. Se il mezzo metro e oltre venuto giù al Colle può anche giustificare qualche ritardo nella partenza della macchina comunale, i 20 centimetri caduti allo Scalo non riescono davvero a spiegare l’effetto paralisi imbambolata tristemente in scena da questa mattina. Sono cose che capitano, dirà qualcuno, magari citando il recente episodio finito sui tutti i siti europei e che ha visto coinvolti anche due giovani turisti abruzzesi, bloccati insieme ad un centinaio di viaggiatori nel cuore della Svezia settentrionale. Intrappolati all’interno di un treno fermo per un guasto che, per un paio d’ore, ha bloccato anche il riscaldamento a bordo, i passeggeri sono stati soccorsi dagli abitanti del piccolo borgo di Nattavaara. I disagi ci sono stati, anche se la compagnia ferroviaria ha cercato di contenerli distribuendo 30 euro ciascuno per il pranzo, in attesa del treno successivo. Ma allora, tutto il mondo è paese? Beh, non proprio: forse abbiamo dimenticato un piccolo particolare: il fatto è accaduto il 5 gennaio, quando il servizio meteorologico svedese ha registrato la temperatura più rigida dell’inverno: -41 gradi. Finite le segnalazioni di ciò che non va, andiamo avanti con ciò che dovrebbe andare per forza, visto che ancora una volta parliamo di eventi ampiamente annunciati. Nelle prossime ore le previsioni sull’Abruzzo segnalano condizioni generali di maltempo, specie sul settore orientale e costiero con precipitazioni diffuse, localmente intense e persistenti, nevose al disopra dei 100-200 metri nel Pescarese e nel Teramano, oltre i 200-300 metri nel Chietino, anche con sconfinamenti in pianura. Gli accumuli nevosi più significativi riguarderanno soprattutto le zone collinari, in particolar modo a quote superiori ai 500 metri. Ancora una volta sarà una neve particolarmente pesante, in grado di creare danni importanti. Particolare attenzione va riservata ai rami degli alberi, che potrebbero spezzarsi sotto il peso innaturale ed eccessivo, meglio evitare di parcheggiarci sotto. Piogge diffuse, localmente intense e persistenti lungo la fascia costiera, dove localmente potrebbero anche verificarsi precipitazioni nevose. Precipitazioni meno intense invece nell’Aquilano e nella Valle Peligna. Il maltempo continuerà ad interessare l’Abruzzo anche nei prossimi giorni.